Vivere e lavorare a Cipro: intervista a Claudio Beretti

Cipro: lavorare e vivere in quest’isola considerata per molti Europei un paradiso naturalistico, archeologico e…. fiscale. Proprio per questo motivo ho deciso di intervistare un italiano che lavora li nel settore finanziario. Le testimonianze dirette degli italiani emigrati sono le più importanti quando si parla di “vivere all’estero”. La sua storia è particolare, non basata propriamente sulla necessità di fuggire dall’Italia.

CIPRO: INTERVISTA A CLAUDIO BERETTI

1)      Ciao Claudio, innanzi tutto grazie di seguire la mia pagina Italiani nel mondo, sei un emigrato italiano a Cipro. Perché hai scelto proprio quest’isola ?

Ciao e grazie a te. beh, diciamo che la scelta e’ avvenuta in due fasi. In Italia lavoravo nel settore dentistico e come seconda attività mi occupavo di Forex, partecipavo a convegni, corsi e investivo sulla mia piattaforma di trading: in qualche modo devo essermi fatto notare perché la mia attuale azienda mi ha contattato dicendomi se avevo voglia di iniziare una nuova avventura a Cipro. Ho preso un po’ di informazioni on line e visto che l’azienda per cui lavoravo in Italia navigava in cattivissime acque (presidente e vicepresidente in galera) e considerato che sono un appassionato di subacquea e che mi attirava la prospettiva di mettermi le bombole in spalla ogni fine settimana per esplorare qualche relitto sommerso (che sono la mia specialità) in 6 settimane ho fatto gli scatoloni e mi sono trasferito in riva al mare.

Sono anche molto appassionato di archeologia e da queste parti i siti archeologici abbondano. e visto che ho molto da filmare  e da fotografare nel week end mi occupo anche del mio canale youtube e del mio “Vlog di un emigrante” aggiungendo sempre nuovi contenuti

 
2)      Cipro è uno Stato dell’Unione Europea però gode di molti vantaggi fiscali e questo ha portato molte aziende ad investire li creando posti di lavoro. Ci sono anche aziende Italiane ?

La finanza purtroppo non e’ un punto di eccellenza italiana quindi per ora la presenza di aziende italiane scarseggia. La Maserati ha aperto una concessionaria nella sona industriale e ne vendono anche parecchie. Ma per il resto le aziende Italiane guardano con piu’ interesse all’est europeo e alla Svizzera. La cosa ha un senso visto che sono essenzialmente aziende produttrici e qui i trasporti sono piuttosto lenti e costosi.

3)      So che sei laureato in Economia e lavori nel settore finanziario, Forex per l’esattezza. Ci sono opportunità di lavoro per gli italiani in questo settore ?

Moltissime. E non solo per gli italiani. Il Forex e’ un mercato in forte espansione e da queste parti tutte le aziende sono multietniche. Quindi non solo ci sono opportunità ma mi sento di dire che si tratta anche di una belissima esperienza. Facendo un po’ di web surfing ho visto come motli ex dipendenti ora lavorino a Dubai o a Londra in aziende interessanti. In oltre lo sai anche tu…. ormai non e’ piu’ la politica a governare il mondo: e’ la finanza che governa il mondo. Volenti o nolenti meglio stare sul carro di chi comanda.

4)      A Cipro coesistono diverse culture con una forte presenza turca. Come sono i rapporti tra la Cipro europea e quella turca ?

Direi inesistenti. Si tratta di una cosa assurda… alla fine Cipro e’ una nazione piccola, tutta l’isola è grossa si e no come la Basilicata e riescono comunque a mettere in atto una sorta di Apartheid nel 21esimo secolo. E non solo con i turco ciprioti. Qui le etnie diverse non si integrano molto bene. Ci sono spiaggie off limits per militari inglesi, spiagge riservate ai Ceceni dove i Russi non possono avvicinarsi…. All’integrazione tra i vari popoli che vivono qui confido che ci penseranno le nuove generazioni. L’immigrazione massiccia ha portato qui molte famiglie e per i bambini oggi e’ normale essere compagni di banco con altri bambini provenienti da oltremare. Per i turco-ciprioti direi che la situazione sara’ molto piu’ complicata. 

5)      So anche che Cipro è una meta per pensionati, sai se ci sono agevolazioni per chi è in pensione ?

 Credo che il numero sia limitato dal fatto che come sai l’insegnamento delle lingue in Italia e’ indietro di 50 anni rispetto alla media europea. Molti pensionati non parlano inglese e quindi per ora quelli che vengono qui a godersi la pensione non sono moltissimi: ma i vantaggi sono enormi. La tassazione delle rendite pensionistiche e’ inferiore al 5% (in Italia a quanto ne so si aggira attorno al 30%) e visto che le tasse si pagano nel paese di residenza ogni anno sono sempre di più. Non siamo ai livelli di Tenerife dove per via del fatto che si parla spagnolo gli italiani abbondano, ma ogni anno sempre più pensionati sfuggono alla morsa del fisco italiano per godersi il clima tropicale e i privilegi fiscali di Cipro.