Investire in Albania, ecco i pro e quali i contro di rivolgersi ad un Paese che sta dimostrando, dati alla mano, degli importantissimi numeri di crescita nonostante la crisi. Perché scegliere una nazione dall’altra parte dell’Adriatico, piuttosto che l’Italia, per i propri affari?
L’Albania si trova in una posizione strategicamente interessante e spesso viene considerata la base per poter accedere ai Balcani dall’Europa e viceversa.
Durazzo, Saranda, Shengjin e Valona sono le quattro città più importanti al paese, addirittura il porto di Shengijn è uno dei più profondi del mar Mediterraneo.
Essendo un paese che sta crescendo in questi anni, ci sono diversi settori in cui potersi inserire senza tanto concorrenza:
Dalle energie alternative, al turismo e anche al settore minerario.
L’abbigliamento è anch’essa una delle prime industrie del Paese.
Il turismo è forse il settore che, più di tutti, offre opportunità di investimento. Con la stabilizzazione del Paese il numero di turisti è in aumento di anno in anno.
Sono già state avviate delle politiche che, entro il 2020, si prevede dovranno migliorare ed incentivare lo sviluppo del settore.
I centri benessere saranno un settore importante da qui a poco
Molto importante sarà anche il futuro sviluppo del settore delle costruzioni, con le infrastrutture che sono in rapido sviluppo e che, si prevede, continueranno ad aumentare anno dopo anno.
Attualmente solo il 32% delle strade del paese è asfaltata, ma il Governo ha già annunciato che provvederà ad aumentarle di numero.
In maniera particolare si stanno migliorando le vie di trasporto, che garantiscono degli spostamenti rapidi all’interno del paese.
Il costo del lavoro in Albania è attualmente uno dei più bassi in tutta Europa. Questo significa che le aziende possono tranquillamente rivolgersi ai lavoratori albanesi e fare tutto “in casa” senza dover esportare.
Lo stipendio medio va da 250 a circa 350 € al mese.
Le tasse sulle imprese e quelle sulla persona sono molto più favorevoli rispetto all’Italia. Le imprese pagano il 15% di tasse sugli utili, le persone una percentuale che va dallo 0% – 23%. Il regime fiscale è ancor più favorevole se si tratta di imprese di piccole dimensioni.
Aprire un’azienda in Albania è un processo facile, si fa in 24 ore. Al momento sono oltre 400 le aziende gestite da italiani nella terra delle aquile, con 20.000 unità lavorative che le arricchiscono.
I rapporti tra Italia ed Albania sono eccellenti, tant’è che in molte città si parla l’italiano.
Il paese albanese è, come detto, in forte crescita e la richiesta di personale qualificato è alta, tanti cuochi e medici si sono trasferiti qui perché ci sono delle migliori condizioni di lavoro.
Come è ovvio che sia, in ogni paese ci sono dei punti critici da considerare prima di pensare di investire.
Per quanto riguarda l’Albania, i maggiori problemi si riscontrano in:
Considerando gli stipendi più bassi, è normale che anche il costo della vita albanese sia inferiore rispetto a quello italiano.
200 euro al mese: affitto di un appartamento con una camera da letto ma anche due
17 euro: pranzo per 2 persone, tre portate, in un ristorante
2,15 euro: un pacchetto di sigarette Marlboro
1,33 euro: 1 litro di benzina (molto variabile)
1.094 euro al metro quadrato: costo di acquisto di un appartamento nel centro città (circa 460 euro al metro quadrato se fuori dal centro)
Destinazione turistica sempre più importante
L’Albania è una destinazione turistica sempre più consigliata. Nel 2011 Lonely Planet l’ha inserita tra i migliori luoghi da visitare in Europa, mentre solo nel 2014 il New York Times ha messo il paese dell’est europeo al quarto posto (su 52) tra quelli da visitare.
Investire in Albania conviene? Si, potrebbe convenire se avessi voglia di mettervi in gioco e soprattutto di cambiare Paese.
I costi del lavoro vantaggiosi, il costo della vita basso, le tante opportunità di inserimento in settori che, in Italia, sono saturi.
D’altra parte, si entra in contatto con una cultura completamente differente dalla nostra, che bisogna conoscere ed apprezzare prima di poter pensare di fare “il grande passo”. Anche il discorso sicurezza incide, si rimane sempre stranieri quindi muoversi per il Paese in tranquillità a volte può non essere così semplice.
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