Vivere e lavorare a Dublino, Irlanda: intervista a Tommaso

Dublino, Irlanda: meta delle più ambiti negli ultimi anni da tantissimi giovani italiani. Grazie alla sua snella burocrazia e fiscalità molte grandi imprese hanno deciso di mettere radici qui. In Irlanda infatti ci sono sedi europee di molte grandi aziende come Google e Facebook ad esempio. Oggi ho deciso di intervistare un ragazzo che ha saputo cogliere nell’Irlanda una grande occasione professionale. Ma ora basta con le premesse e cominciamo:

VIVERE E LAVORARE A DUBLINO: INTERVISTA A TOMMASO

1) Ciao Tommaso, vieni da Firenze ed a Luglio 2016 ti sei trasferito a Dublino, come ti trovi ?
Guarda, sinceramente non male. L’unica cosa che veramente soffro è il clima: umido, grigio e ventoso. D’inverno è meno freddo che in Italia (parlo del centro-nord) ma non fa mai veramente caldo. D’estate temperature oltre i 23 gradi (di massima) sono assai rare. La carenza di luce solare si fa sentire e infatti integro con Vitamina D e Olio di Fegato di Merluzzo.
Per il resto è una città non molto grande per essere una capitale europea, quindi facilmente vivibile. Ha le sue pecche, come i trasporti poco funzionanti (non esiste la metropolitana, ci sono due sole linee tramviarie e tra l’altro neanche collegate, ma stanno facendo lavori per ampliarle), il costo della vita, soprattutto gli affitti, e la carenza di interessi che non siano i pub. La gente è molto socievole e cordiale, alla mano e rilassata: non ci sono i ritmi lavorativi caratteristici del nord europa.
2) Mi hai detto che in Italia facevi il massaggiatore, operatore olistico e insegnante yoga. In Irlanda sei riuscito a lavorare nello stesso campo ?
Sì, ho trovato lavoro dopo 18 giorni che sono atterrato sull’isola, tecnicamente in una settimana, visto che ho iniziato a cercarlo dopo un po’ che mi stavo ambientando. Sono venuto qua all’avventura totale, senza un contratto né amici o agganci di nessun tipo. E partire a 35 anni non è come a 25! Ho iniziato lavorando part time in un centro massaggi thai e dopo due mesi e mezzo ho trovato un’offerta migliore in un altro centro, full time. Inoltre ho iniziato da quasi subito ad avere un giro di clienti privati: agli irlandesi piacciono i massaggi e li considerano decisamente di più di quanto non si faccia in Italia. Le paghe (come dipendente in un centro) sono il doppio che in Italia, considerando che qua le tasse sono più basse e i clienti lasciano spesso mance. Con lo yoga ancora non ho iniziato, in quanto qua c’è stato un bum di corsi per insegnare yoga e adesso c’è uno sproposito di insegnanti, ma credo che a breve inizierò dei piccoli corsi. Ho cominciato a studiare agopuntura a fine settembre e l’insegnante mi ha chiesto di tenere dei corsi di yoga nella sua nuova clinica, che prenderà il prossimo mese. Vediamo come andrà. Tra l’altro ho iniziato una collaborazione anche come operatore olistico, con lo shiatsu in particolare, nella sua clinica. Cosa avvenuta in questi giorni, quindi ancora da avviare a pieno regime. Ma devo dire che le opportunità sono molte e c’è molto giro lavorativo nel mio settore che, rispetto all’Inghilterra, per esempio, gode di meno concorrenza.
3) Dublino è stata una scelta casuale o te l’hanno consigliata ?
Un amico che era stato in Irlanda un anno, precisamente a Cork, come programmatore mi aveva messo la pulce nell’orecchio. Altri mi avevano detto di preferirla all’Inghilterra in quanto in espansione nel settore benessere, ancora non inflazionato come in UK. In effetti sono stato anche a Brighton e ho conosciuto italiani massaggiatori e devo dire che la situazione è decisamente più rosea a Dublino.
Io volevo fare un’esperienza in un paese europeo anglofono, dove non occorressero visti particolari e i voli non mi costassero molto. Sono partito che avevo un budget un po’ limitato.
 
4) Da italiano emigrato a Dublino, pensi che l’Irlanda possa offrire ancora molto lavoro agli italiani ?
Direi proprio di sì. Qua è la patria dell’IT (Information Technology) ed è pieno di multinazionali che hanno una tassazione agevolata. Hanno stipendi molto alti. Nel mio settore anche la situazione non è male. Lo stesso vale per la ristorazione, nonostante ci sia molta concorrenza.
5) L’Irlanda è spesso considerata un paradiso per le Big Companies, secondo te il Brexit inciderà anche lì ?
Guarda, ho sentito pareri molto discordanti fra di loro. C’è chi dice che dopo il Brexit, molte delle aziende e banche in UK si trasferiranno in Irlanda, chi dice invece che non cambierà nulla o che addirittura andrà tutto a favore dell’UK. C’è chi dice che invece, se Trump mantiene la parola, le multinazionali americane presto se ne andranno dall’Irlanda. Qualcuno sostiene che a breve Apple se andrà da qua. Lo scopriremo fra poco…
 
6) Gli irlandesi sono considerati un popolo simpatico e meno freddo degli inglesi, è proprio così ?
Assolutamente! Sono molto socievoli, disponibili, alla mano e simpatici. Se entri in un pub, anche da solo, è raro che tu esca senza aver parlato con qualcuno. Per contro, mantengono comunque una certa distanza: finché si ride e si scherza tutti amici, ma poi ognuno a casa sua. Nel senso che a livello superficiale è facile interagirci, ma diventarci amici è assai difficile. Mantengono un’intimità riservata.
 
7) Qual’è il costo della vita in Irlanda confrontato con l’Italia ? Ci puoi fare qualche esempio ?
Allora, ultimamente Dublino è risultata la capitale europea più cara. Grosso peso ce l’hanno gli affitti, purtroppo. L’offerta di case e di stanze è relativamente bassa in confronto alla richiesta che invece è in continuo aumento. Non c’è una regolamentazione da parte dello Stato così gli affittuari alzano i prezzi alle stelle. Io, per esempio, vivo in una stanza singola, molto grande con letto a una piazza e mezzo, in una zona molto vicina al centro e spendo 650€ al mese. Ho un amico che ne spende 850 e ci sono stanze (stanze, non case!) che superano i 1000. Insomma, follia pura! Anche i trasporti (nonostante la scarsa efficienza) sono cari. Per il resto i prezzi sono simili all’Italia del centro-nord. Certe cose sono più care, altre più economiche. Gli stipendi sono, invece, decisamente più alti: ed è questo che fa la differenza.
 
Grazie Tommaso per il tempo che ci hai concesso, spero che continuerai nel tuo lavoro e coltivare la tua passione con determinazione. In bocca al lupo !
Grazie a te, è stato un piacere!
Redazione

Sono il fondatore del sito web e da sempre sono interessato agli italiani che emigrano all'estero per cercare fortuna. Così, nel 2016, ho avviato questo portale per permettere a tutti di raccontare le loro esperienze e fornire informazioni a chi vuole emigrare.

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