Trasferirsi all’estero e detassare la pensione è il sogno di molti pensionati italiani. L’idea di cambiare vita e trasferirsi all’estero sfruttando una tassazione più favorevole rispetto a quella italiana è possibile, ma è necessario prestare attenzione alla procedura da seguire per arrivare a questo obbiettivo.
Negli ultimi anni si è sparsa la voce che trasferirsi all’estero, da pensionati permetta di ricevere comunque la pensione di anzianità, senza dover pagare le imposte che vengono applicate in Italia. Questa informazione, corretta solo in parte, ha provocato la messa in pratica di questo progetto da parte di tantissimi pensionati italiani.
Il problema, però è che solo pochi di loro sono stati messi al corrente delle cautele da prendere prima di dedicarsi con serenità a godersi la propria pensione italiana in un Paese estero. Ogni Paese straniero ha le sue leggi e tasse in merito.
Grazie ai trattati contro la doppia imposizione sono molti i Paesi che permettono di ricevere la pensione dall’INPS al lordo delle tasse, ma ogni Paese decide in che misura tassare quell’importo. C’è chi come il Portogallo che addirittura non tassa affatto gli importi pensionistici per addirittura 10 anni, che decorrono dal giorno che si prende la residenza. Altri Paesi, come la Spagna, invece le tassano solo se superano un certo importo annuale. In linea di massima l’Italia in Europa è uno dei Paesi con più tasse in assoluto.
Se si è pensionati Inps del settore privato, per ottenere l’esenzione dall’applicazione delle ritenute alla fonte in Italia, percepite sulla pensione, il pensionato che risiede all’estero può chiedere all’Inps l’applicazione delle Convenzioni per evitare le doppie imposizioni fiscali in vigore, al fine di ottenere, nei casi espressamente previsti, la detassazione della pensione italiana (con tassazione esclusiva nel Paese di residenza), oppure l’applicazione del trattamento fiscale più favorevole ivi indicato (es. imposizione fiscale in Italia solo in caso di superamento di determinate soglie di esenzione).
A tal fine il pensionato dovrà presentare, alla sede Inps che gestisce la prestazioneerogata, l’apposito modulo disponibile nel sito Inps alla sezione Moduli > Convenzioni Internazionali in 4 versioni:
Si tratta di un modello predisposto unilateralmente dall’Italia ed accettato dalla maggior parte dei Paesi partners dei trattati. Esso costituisce istanza per chiedere la non effettuazione totale o parziale della ritenuta alla fonte dell’imposta italiana da operare sulle pensioni e/o altre remunerazioni analoghe, percepite da soggetti residenti in Stati con i quali l’Italia ha stipulato Convenzioni per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito, che lo prevedono espressamente.
Il modello deve contenere anche la necessaria attestazione della residenza fiscaleestera da parte della competente Autorità straniera e dovrà essere consegnato in modalità cartacea.
Esistono altri modelli riconosciuti come validi da parte dell’Agenzia delle Entrate ai fini dell’attestazione della residenza fiscale estera, come ad esempio il modello 6166 rilasciato dall’IRS statunitense.
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