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Offshore: quante volte abbiamo sentito parlare di queste società con sede in paradisi fiscali, ma cosa a cosa servono in realtà ? Ognuno di noi ne ha un’idea diversa, vediamo nel dettaglio per quale motivo esistono e quali vantaggi offrono:
Società commerciali
Una società commerciale di import-export può creare una struttura offshore per ridurre il proprio carico fiscale. La società offshore raccoglie gli ordini ed i pagamenti direttamente dai clienti, ma le merci vengono consegnate direttamente dal produttore. Attraverso questa struttura, la maggior parte dei profitti può essere accumulata in aree con bassa o zero tassazione. Si tratta in pratica del cosiddetto commercio triangolare, dove una società offshore funge da intermediario tra il venditore e l’acquirente, in maniera tale che l’utile viene contabilizzato laddove ha sede la società offshore, notoriamente esentasse o poco più che esentasse.
Società di investimento
I fondi posseduti attraverso una società in una giurisdizione offshore possono essere investiti in tutto il mondo e spesso in nazioni in cui sarebbe altrimenti impossibile. A seconda della giurisdizione in cui ha sede la società, i guadagni su tali investimenti sono meno o per nulla tassati rispetto ad altre aree. È quindi compito della nostra azienda di indicarvi laddove è più conveniente investire i vostri denari tramite una società finalizzata alla gestione dei vostri investimenti.
Holding
Le Holding offshore possono essere utilizzate per finanziare delle società sussidiarie che godranno del beneficio di detrarre gli interessi pagati. Se la holding ha sede in un paese in cui vi sono limitate e contenute tasse sulle società e sui dividendi, i profitti accumulati possono essere reinvestiti a discrezione dei managers della holding, in Saint Vincent esiste un’eccellente legislazione in materia di società Holding, particolarmente attrattiva sia dal profilo legale che da quello tributario. A tal punto interessante che le società Holding risultano praticamente scevre di carichi fiscali avendo l’obbligo di pagare unicamente un’esigua tassa annuale.
Brevetti, Copyright, Royalties
Una società offshore può acquisire il diritto di utilizzare del materiale protetto da copyright, licenze o da brevetti. La società accumulerà le royalties pagando solo la prevista ritenuta d’acconto. In alcune giurisdizioni questa ritenuta è prossima o pari allo zero per cui tutti i diritti drivanti dallo sfruttamento dei brevetti o dei copyrights possono essere motlo vantaggiosi: in virtù degli accordi internazionali contro la doppia imposizione, il titolare dell’azienda che percepisce le royalties potrà inoltre evitare un doppio carico fiscale sulla sua persona.
Società di consulenza
Persone che ricevono delle somme per servizi professionali come, designers, artisti, sportivi, consulenti o autori, ecc. possono operare attraverso una società offshore. La società incassa i loro compensi in un ambiente a bassa tassazione e può quindi reinvestire tale denaro con ulteriori guadagni. Generalmente, questo tipo di società figura sulla cosiddetta “blacklist” (dal 2017 non esisterà più in Italia), nel senso che gli enti tributari europei non accettano la detrazione di fatture emesse da società offshore se l’operazione o il servizio fatturati non sono suffragati da una prestazione effettiva. Si riduce pertanto di molto l’impiego di società offshore per la consulenza e servizi professionali. Esistono tuttavia delle giurisdizioni che non figurano sulla “blacklist” e le cui società possono tranquillamente emettere delle fatture all’indirizzo di persone fisiche o società europee.
Beni immobili
Molte delle spese associate alla proprietà di un immobile possono essere ridotte se il proprietario dell’ immobile è una società offshore. La vendita dell’ immobile avviene semplicemente trasferendo le azioni della società che lo possiede dal venditore all’ acquirente eliminando in questo modo i lunghi tempi delle procedure di compra-vendita e risparmiando su tasse sulla vendita e sulle spese notarili. In questa maniera è del resto garantito l’anonimato assoluto dell’operazione, di tal sorta che il venditore e l’acquirente rimangono sconosciuti ai terzi.
Imbarcazioni
Allo stesso modo dei beni immobili sarà possibile assegnare la proprietà di un’ imbarcazione ad una società offshore riducendo il pagamento delle tasse dovute ad un’ eventuale vendita successiva e le tasse connesse al possesso dell’ imbarcazione.
Società di intermediazione mobiliare o private banking
Le tasse che possono essere ridotte sono: tasse sulle CFC, tasse sui guadagni esteri, tasse sui redditi di impresa e sui guadagni accumulati. Oltre a ridurre legalmente le tasse, queste strutture permettono ai beneficiari di godere della massima segretezza.
Di solito tutto parte da un buon consulente con dei buoni rappresentanti nelle giurisdizioni offshore e quindi in grado di operare ovunque sia richiesto o consigliabile in funzione delle esigenze del cliente beneficiario. Una volta stabilita la struttura più idonea, si provvede alla costituzione di una IBC.
Generalmente, attraverso un Trust, il beneficiario (che poi è di fatto il concedente) impartice le istruzioni al fiduciario di costituire la IBC. Attraverso i corrispondenti nel centro offshore in cui si desidera operare, la società viene prontamente costituita dagli agenti locali, i quali a loro volta operano come fiduciari (una specie di Trust nel Trust), designando i direttori, dove richiesto, avviando le relazioni bancarie e stabilendo la sede dell’ufficio registrato.
Quest’ultimo servizio, detto di domiciliazione, prevede anche l’utilizzo di linee telefoniche, fax, servizio di segreteria, ritiro e rispedizione della posta, emissione di fatture e in generale di tutto quello che si svolge in un ufficio. A seconda del tipo di servizi richiesti, esistono ovviamente delle tariffe che comprendono il compenso dei direttori, la domiciliazione della società e le spese di costituzione.
A seconda della complessità della struttura i costi sia di costituzione che di mantenimento possono variare ma, considerando che di solito non è richiesto un capitale sociale minimo, queste spese si limitano in definitiva alle normali tariffe professionali dei fiduciari ed alle spese di costituzione. Tanto per dare un’ idea, diciamo che una struttura offshore non supera quasi mai i 5.000 Euro totali, includendo le spese annuali di mantenimento. Molto conveniente se si pensa solo al risparmio fiscale che ne può derivare, oltre che al valore aggiunto dalla protezione totale della sfera privata e commerciale del cliente.
A questo punto è sufficiente iniziare ad operare attraverso istruzioni supplementari passate di volta in volta ai fiduciari i quali le eseguono scrupolosamente al fine di far funzionare tutta la struttura esattamente secondo i desideri del cliente beneficiario, sempre che questi non implichino attività illegali.
Alcune operazioni possibili con le “offshore companies”:
Apertura di rapporti di c/c di corrispondenza con qualunque Istituto di Credito
Poter effettuare investimenti nelle “Borse Valori” di tutto il mondo
Operazioni import-export
Intestazione quote sociali di società a responsabilità limitata, Spa e di immobili (terreni o fabbricati)
Esenzione dall’imposta di successione in caso di trasferimento di proprietà o di titoli o altri beni mobili o immobili
Fatturazione (no-tax) di operazioni finanziarie – di consulenza legale, commerciale, tecnica e di collaborazione – di mediazione immobiliare e non – di servizi di ogni genere e natura – di studi di progettazione e ricerca – di indagini di mercato – di pubblicità e propaganda – di rappresentanza, brokeraggio – di spese per convegni, congressi e simili
Altre operazioni commerciali e di consulenza
Per ulteriori informazioni scrivete a : riccardo@italianiemigrati.com
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