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Organizzare una trasferta per Parigi, ecco cosa c’è da sapere

Parigi è una meta ambita dai turisti di tutto il mondo, in qualsiasi periodo dell’anno. D’estate come d’inverno, la metropoli vanta parecchie attrazioni, sia nei quartieri (detti arrondissement) centrali che in quelli periferici. Ma c’è chi nella capitale della Francia vorrebbe trasferirsi, definitivamente o per un breve periodo.

Ad ogni modo, prima di partire occorre avere le idee chiare su itinerari, documenti richiesti per l’ingresso, alloggi, modalità di pagamento presso gli esercizi commerciali, mezzi di trasporto, orari di apertura-chiusura dei negozi e lingue parlate oltre a quella nazionale. Per saperne di più, basta proseguire nella lettura.

Trasferta a Parigi: dove andare, documenti, lingue parlate e modalità di pagamento accettate

La regola numero uno per un viaggio in qualsiasi parte del mondo è avere un’idea dei luoghi da vedere. Fare una ricerca sulle attrazioni turistiche tramite dépliant, documentari, siti web e passaparola è una delle soluzioni più gettonate per costruire il proprio itinerario. Chi, invece, non ha idea di cosa visitare a Parigi può richiedere il supporto di una guida turistica.

Quanto all’ingresso in Francia, un cittadino italiano non ha bisogno di passaporto né di visto per entrare: in virtù degli Accordi Schengen, è sufficiente un documento d’identità valido. Il discorso cambia per il periodo di permanenza, in quanto le persone che hanno intenzione di trasferirsi per più di 12 mesi devono iscriversi all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero).

Chi si trova a Parigi per una vacanza o per un lavoro stagionale, invece, dovrà corrispondere una tassa di soggiorno giornaliera, contestualmente al saldo dell’alloggio. In albergo come negli appartamenti e nelle case vacanza, sono esonerati dal pagamento del tributo bambini e ragazzi di età inferiore ai 13 anni.

Ma veniamo a qualche considerazione sulla lingua: chi conosce soltanto l’italiano parte svantaggiato. Se nelle circoscrizioni più vicine al centro storico gran parte delle persone si esprimono in inglese, nei quartieri in periferia e semi-periferia si parlerà quasi esclusivamente in francese. Pertanto, chi vuole trattenersi nella capitale dovrà conoscere la lingua nazionale almeno a un livello elementare, per poter comunicare in modo accettabile.

Degni di nota gli aspetti riguardanti i pagamenti, per i quali la situazione non è tanto differente dallo scenario italiano. Il nostro consiglio è quello di portare con voi un po’ di contanti (la valuta è in euro) e di utilizzare carte o bancomat per il resto; i circuiti più supportati sono Visa, Visa Electron, Mastercard, Diners e American Express.

Trasporti a Parigi, meglio i mezzi pubblici o un’auto a noleggio?

La risposta è: dipende da quanto volete spingervi oltre i confini della città. In generale, Parigi e le zone dell’hinterland sono ben servite dai mezzi pubblici, tanto da garantire collegamenti frequenti con la stazione ferroviaria, con tutti gli aeroporti (Orly, Roissy Charles de Gaulle e Beauvais Tille, il più lontano dalla metropoli) e altri luoghi strategici. È possibile muoversi da un arrondissement e l’altro scegliendo tra le seguenti opzioni:

  • metrò
  • autobus
  • RER (linee ferroviarie urbane, in attività tutti i giorni dalle h 5.20 alle h 1.20)
  • taxi
  • Bateaux Mouches (per i giri panoramici sulla Senna).

Chi ama muoversi per le strade della capitale in autonomia, può fare affidamento sui servizi di noleggio per bicicletta o monopattino elettrico, il più delle volte accessibili tramite app. Analogamente a quanto accade in Italia, la tariffa è giornaliera (in genere al di sotto dei 2,00€ per 24 ore), anche se le compagnie di sharing prevedono abbonamenti per periodi fino a 1 anno.

Diverso è il discorso per i viaggiatori che vogliono visitare altre regioni della Francia e vogliono essere totalmente liberi. Anche se la nazione vanta una linea ferroviaria e un trasporto su gomma efficienti e puntuali, avere un’automobile a disposizione permette di godersi la trasferta. Il tutto senza l’assillo di dover arrivare in stazione o alla fermata del pullman entro una certa fascia oraria.

Per noleggiare una vettura al vostro arrivo a Parigi, le agenzie richiedono, generalmente, il rispetto di alcune condizioni. La più importante riguarda l’età minima del conducente, che deve avere almeno 21 anni e aver conseguito la patente da 1 anno. Per guidare, non occorrono permessi particolari: basta il documento rilasciato da una delle sedi della Motorizzazione Civile, purché in corso di validità.

Fa parte della prassi contrattuale, inoltre, pagare con carta di credito e porre la propria firma a uno scontrino nel quale non vi è indicazione della cifra da corrispondere. Abbiate cura, quindi, di utilizzare un mezzo di pagamento con fondi sufficienti per coprire il saldo e di assicurarvi che lo scontrino firmato venga strappato, quando restituirete il veicolo.

Prima di accettare l’accordo con la compagnia di noleggio, verificate tutte le condizioni e i benefit compresi nel pacchetto. Di solito, includono copertura assicurativa, pulizia e disinfezione dell’abitacolo (specialmente dopo la pandemia da Sars-CoV-2), eventuali tasse, soccorso stradale e un tetto di percorrenza oltre il quale si paga un extra a Km.

Degna di nota è la disponibilità del carburante: al turista straniero in macchina, sarà utile ricordare che i benzinai chiudono il sabato pomeriggio e la domenica, pertanto dovrà fare affidamento sui servizi automatici. I prezzi variano molto in base all’ubicazione: nei pressi di un supermercato, il carburante tenderà a costare meno rispetto a una stazione di servizio all’ingresso delle autoroutes (autostrade).

Viaggio a Parigi, come ridurre il rischio di furti e cosa fare in caso di malore?

Prima di concludere, meritano un cenno alcuni aspetti spesso trascurati prima di un viaggio a Parigi: la probabilità di subire un furto o uno scippo, l’eventualità di avere bisogno di un medico e gli orari di chiusura degli esercizi commerciali.

Nel primo caso, conviene portare con sé solo una parte dei soldi in contanti, da tenere in una borsa a tracolla. Mai lasciare quest’ultima nell’alloggio né in auto, per chi ne avesse noleggiata una: come accade in Italia, il denaro liquido rubato è da considerare perduto e senza possibilità di recupero, anche dopo una regolare denuncia alle Autorità competenti.

Altro capitolo importante riguarda la copertura sanitaria per i cittadini residenti all’estero. Onde evitare spiacevoli imprevisti, è bene provvedere al pagamento di un’assicurazione medica e al reperimento di medicinali con obbligo di prescrizione prima della partenza, in modo da vivere la propria vacanza senza pensieri.

Quanto alle chiusure, ecco alcune indicazioni generiche (da verificare caso per caso):

  • 9.00-17.00 per le banche (9.00-12.00 il sabato)
  • 8.00-20.00 per le poste (8.00-12.00 il sabato; ufficio postale del Louvre aperto 24 ore su 24)
  • 10.00-18.00 per i musei (con chiusura il lunedì o il martedì)
  • 9.30-20.00 per i centri commerciali (9.30-21.30 il giovedì)
  • 9.30-19.00 per tutte le altre attività.

Alla luce di quanto è emerso, la vita a Parigi e nel resto della Francia non è molto diversa da quella che si conduce in Italia. Come per tutti i viaggi, basta reperire le informazioni giuste e organizzarsi con largo anticipo, per beneficiare delle migliori offerte disponibili e far fronte ai contrattempi.

Redazione

Sono il fondatore del sito web e da sempre sono interessato agli italiani che emigrano all'estero per cercare fortuna. Così, nel 2016, ho avviato questo portale per permettere a tutti di raccontare le loro esperienze e fornire informazioni a chi vuole emigrare.

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