Dopo le solite diffidenze iniziali, anche in Italia sono sempre di più i giovani, e meno giovani, che lavorano come freelance all’estero e quest’oggi cercheremo di capire quali sono le mete preferite dai cosiddetti nomadi digitali, ovvero da coloro i quali scelgono di lavorare da remoto in giro per il mondo.
I vantaggi del lavoro da remoto
Ma perché sempre più persone decidono di diventare freelance e quali sono i lavori che si prestano meglio al lavoro da remoto? I freelance sono dei lavoratori autonomi, dotati di regolare partita IVA, che pagano le tasse come tutti gli altri lavoratori autonomi ma che, a differenza di questi, lavorano da remoto, sia dalla propria abitazione, che da un internet point, o da un bar su una spiaggia mozzafiato. I freelance, nella maggior parte dei casi, sono totalmente autonomi nell’organizzazione del proprio lavoro, liberi dai rigidi vincoli orari dei lavoratori dipendenti e, soprattutto, possono prestare la propria opera professionale in qualsiasi luogo. La flessibilità e la totale, o quasi, indipendenza sono proprio le caratteristiche maggiormente apprezzate dai lavoratori freelance che, soprattutto quando decidono di andare all’estero, organizzano la propria giornata lavorativa in modo tale da sfruttare al meglio le potenzialità del Paese in cui hanno deciso di soggiornare.
I lavori che più si prestano all’attività di freelance
Gli impieghi che maggiormente si prestano al lavoro da remoto sono tutti quei lavori basati su una prestazione d’opera professionale e che per ovvi motivi non richiedono necessariamente la presenza in ufficio. Le nuove figure professionali più richieste sono quella di copywriter, di redattore di contenuti web, di traduttore e di web developer, ovvero di sviluppatori di siti internet e app. Uno degli impieghi più controversi è invece rappresentato dalla famosa assistenza clienti che un tempo veniva svolta in immensi call center in cui decine e centinaia di lavoratori erano costretti a lavorare nel caos più totale, e che oggi viene spesso svolta da remoto, con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di organizzazione del proprio tempo e del proprio lavoro. L’attività di customer care è ancora una delle più richieste a livello mondiale e ciò in quanto ogni azienda che si rispetti ha ormai bisogno di un’assistenza clienti operativa 24 ore su 24. Accade per grandi aziende come Vodafone o Sky, che offrono un’assistenza telefonica, via mail e via chat 24 ore su 24 e sette giorni su sette, per colossi delle vendite online come Amazon che vanta una delle migliori assistenze clienti in assoluto, potendo contare su migliaia di addetti al customer care in tutti Italia, e per i siti di casinò online come Betway, che offre agli utenti la possibilità di giocare a giochi classici come slot machine, blackjack e roulette da casa, e che per ovvie ragioni richiede un’assistenza immediata in caso di problemi sul sito di gioco.
Le mete preferite dai freelance
Le Canarie
Prima di scegliere una meta, i nomadi digitali prendono in considerazione diversi elementi che spaziano dalle bellezze naturali, al clima, al costo della vita e alla tassazione e le Canarie sono sicuramente tra le isole che riescono a soddisfare tutti questi requisiti alla perfezione. Seguonoo la giurisdizione spagnola ed essendo site nell’Oceano Atlantico al largo dell’Africa nord occidentale, grazie alla loro particolare posizione geografica, godono di quella che è stata definita un’eterna primavera. Le temperature sono miti in ogni mese dell’anno, con rari picchi di caldo e di freddo estremo, e permettono ai turisti, o ai freelance, di godersi appieno la bellezza del mare cristallino e della natura selvaggia dagli scenari desertici-vulcanici delle zone interne. Il costo della vita è davvero contenuto e la tassazione favorevole, tant’è che è anche una delle mete preferite dai pensionati di mezzo mondo.
Bermuda: la bellezza dei Caraibi
Bermuda è una delle tante isole dei Caraibi che ha deciso di mettere in piedi un programma pensato appositamente per attirare freelance e nomadi digitali. Grazie al programma “Work from Bermuda Certificate” le istituzioni locali offrono ai fortunati la possibilità di soggiornare per un anno su questa incredibile isola dei Caraibi. La tassazione anche qui è favorevole, il costo della vita è contenuto e, soprattutto, gli scenari sono mozzafiato. Riuscite a immaginarvi qualcosa di meglio che lavorare comodamente seduti in un bar su una spiaggia bianca, all’ombra di una palma con vista sul Mar dei Caraibi?
Estonia: un Paese 3.0
Se non siete amanti del caldo e volete farvi ammaliare dal fascino nordico, l’Estonia fa al caso vostro. Il Paese baltico nello scorso agosto ha lanciato un programma pensato appositamente per attrarre freelance stranieri, il cui costo che varia dagli 80 ai 100 euro consente ai nomadi digitali di lavorare da remoto per 12 mesi. L’Estonia negli ultimi anni ha fatto dei passi da gigante, è uno dei Paesi più smart e green del mondo, attentissimo alla tutela e al rispetto dei diritti civili e delle diversità.
Con l’avvento della globalizzazione e della digitalizzazione, il mercato del lavoro è cambiato con una velocità sorprendente. Si calcola che solo negli Stati Uniti il 35% dei lavoratori sia ormai un freelance, che dovrebbero diventare il 50% nel 2050, e prima o poi tale tendenza verrà sicuramente rispettata anche nel nostro Paese, da sempre restio al cambiamento.
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