Si chiama Ida Nastasi, ha 30 anni, e in Italia non riusciva a trovare lavoro se non occasionale. Per questo motivo, essendo fidanzata con un ragazzo italiano emigrato in Albania, ha deciso di raggiungerlo a Tirana. Ora fa l’editor per un’agenzia di web marketing: “Il Sud del mio paese è deprimente. Sento nostalgia di casa, poi penso che quello che ho raggiunto qui lì non sarebbe possibile”.
“La realtà al Sud Italia è deprimente. Appena laureata non vedevo l’ora di buttarmi nel mondo del lavoro, avevo entusiasmo e voglia di fare ma anche paura. Perché oltre a dare ripetizioni o fare lavori occasionali – dalla promoter ai campi estivi – non avevo mai avuto modo di trovare qualcosa di definitivo”. Così, Ida Nastasi, cresciuta in provincia di Caserta ma originaria di Torre del Greco, nel 2017 ha scelto di raggiungere il fidanzato emigrato per lavoro in Albania. La prima volta che è partita per raggiungere il fidanzato a Tirana Ida era emozionata, doveva essere una vacanza estiva invece ha trovato lavoro. E’ tornata così a casa per fare i bagagli e trasferirsi.
Ida lo ha detto chiaramente: si è sentita costretta a lasciare il nostro Paese. “Dopo la laurea avevo iniziato a cercare lavoro ma mi sono imbattuta solo in contratti a tempo determinato, stage o tirocini non pagati”. Allora tenta la via della scuola: si candida per qualche supplenza al Nord Italia, si iscrive in terza fascia. Ma niente. “Il lavoro dell’insegnante è davvero precario e se non hai un appoggio, un sostegno economico, è difficile. Ero molto demotivata” ha concluso.
“A Tirana si sta bene. La maggior parte degli albanesi conosce l’italiano, per averlo imparato a scuola o perché è cresciuto guardando Rai e Mediaset”, racconta. Il costo della vita è basso e ci sono vantaggi economici evidenti per un italiano. “A partire dal prezzo del biglietto dell’autobus, al taxi o alle sigarette. Il fatto che la manodopera costi molto meno, aiutata da un costo del lavoro inferiore, si traduce in prezzi contenuti ovunque: dai ristoranti al dentista, fino al centro estetico o dal fruttivendolo”.
Ida in questo momento vede l’Italia con nostalgia, le manca tutta quello che ha vissuto fino a qualche anno fa. Esattamente come a tutti gli italiani emigrati, però, quando viene assalita dalla nostalgia, pensa che ora è indipendente mentre al suo Paese non lo sarebbe.
Una volta erano gli albanesi a emigrare in Italia clandestinamente…proprio perché si stava bene. Ora è il contrario (anche se in regola)…come ci siamo ridotti?
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