Grenoble, Francia: viaggio di sola andata dalla Puglia per una vita migliore

Francia, Paese confinate con il nostro ma tanto diverso per molti aspetti. I francesi si sa, sono famosi per i loro formaggi e il buon vino, ma cos’altro ha d’offrire questa terra ? Per scoprirlo ho intervistato Daniela, ragazza originaria della Puglia che ha scelto Grenoble per la sua carriera nella ristorazione.

 

FRANCIA: INTERVISTA A DANIELA, GIOVANE ITALIANA EMIGRATA

 

1) Ciao Daniela, grazie per aver accettato l’intervista, per cominciare raccontaci un po’ di te e da dove vieni..

Ciao mi chiamo Daniela ho anni vengo da Terlizzi in provincia di Bari sono diplomata all’Istituto professionale per i servizi alberghieri di Molfetta, ho 27 anni sono una ragazza che ama la vita e determinata. Ho iniziato come cameriera all’età di 14 anni

2) Sei partita  nel 2012 direzione Francia solo andata, perché proprio Grenoble ?

Siamo partiti il 13 gennaio 2012 ma ricordo che imboccata l’autostrada mi guardai indietro e vidi la macchina piena di valigie e cartoni così scoppia in lacrime, sapevo che non dovevo rivedere la mia terra con un bel po’ di tempo.

Decidemmo Grenoble non per volere ma per potere, mai avrei immaginato di andare a vivere nella capitale delle Alpi francesi. Abbiamo avuto la possibilità di essere ospitati da mia suocera la quale francese che dopo la separazione in Italia ritornò al paese natale.

Così vista situazione critica in Italia decidemmo di provare per 6 mesi, se al termine dei sei mesi non avessimo trovato lavoro e preso un appartamento saremmo ritornati in Italia. Ma così non fu.

3) Lavori nel settore alimentare, la Francia ha ancora molto da offrire agli italiani in questo campo ?

Circa il 25% degli abitanti (che si chiamano Grenoblois) sono di origine italiana (in particolar modo siciliani e pugliesi) Nel 1931 gli italiani a Grenoble erano circa 12.000 – il 15% circa della popolazione e quasi i 2/3 degli immigrati – di cui circa 2500 provenienti da Corato, in provincia di Bari, e circa 800 da Sommatino, un piccolo borgo rurale e minerario in provincia di Caltanissetta. La Seconda Guerra Mondiale, e il periodo che precedente, segnarono una diminuzione netta dei flussi: nel 1946 gli stranieri a Grenoble erano 10.200 circa – l’8% della popolazione – e gli italiani circa 5.500. Subito dopo il secondo conflitto mondiale, tuttavia ripresero e restarono consistenti per circa un ventennio. Nel 1975 gli italiani erano ancora il gruppo straniero più numeroso a Grenoble e in Isère. Buona cucina.

Quindi Grenoble è pieno di ristoranti, supermercati, associazioni per italiani. Per questo motivo il mio compagno ha deciso di aprire un foodTrack con specialità arancini panzerotti focaccia e tanti prodotti pugliesi.

E poi si sa l’italiano all’estero è sempre riconosciuto per la buona cucina.

4) Parlando di  sanità, in Francia come funziona ? Si paga ?

Il sistema sanitario francese è uno dei primi al mondo per la qualità di servizi e strutture offerte, ma è diverso da quello italiano e all’inizio può creare un po’ di confusione.

LA PROTEZIONE DI BASE (sécurité sociale), che è statale e a cui si contribuisce con le ritenute in busta paga e il pagamento di alcune tasse se si è autonomi. A seconda della situazione una persona può dipendere dal regime generale (gestito dalla CNAMTS : Caisse nationale d’assurance maladie des travailleurs salariés), dal regime agricolo (gestito dalla MSA : Mutualité sociale agricole) o dal regime dei lavoratori indipendenti (gestito dall’RSI : Régime social des indépendants). Questi organismi rimborsano circa il 70% delle prestazioni. LA PROTEZIONE COMPLEMENTARE, che è privata o convenzionata, cioé le famose mutuelles. Questi organismi, a seconda del contratto proposto, rimborsano quello che non rimborsa lo stato.
5) Qual’è il costo della vita ? Gli affitti ?

Uscire a mangiare fuori costa un bel po’ una margherita costa intorno agli 11 € un caffè due euro.

Ma se scegli di mangiare a casa i costi sono più economici se andiamo a comprare nelle grandi catene.

Rispetto all’Italia la differenza la notiamo i prodotti dell’igiene personale,prodotti della casa per il resto è simile all’Italia, grande differenza per le sigarette 7 euro il pacchetto, ma la benzina costa meno.

Le tasse in Francia sono molto più elevate di quelle italiane ma in compenso abbiamo molti aiuti nel sociale bene elenco qualcuno

Aide Personnalisée au Logement (APL)

L’APL è un aiuto finanziario al fine di ridurre l’affitto o il mutuo bancario immobiliare del beneficiario.

L’APL è aperto agli stranieri che si trovano in situazione regolare e che hanno la loro residenza principale in Francia (alloggio occupato almeno 8 mesi all’anno).

La somma percepibile è calcolata secondo il montante dell’affitto, il Comune di residenza, l’età, il reddito (reddito annuale di due anni prima) e il patrimonio degli occupanti se superiore a 30000 € (in vigore da Ottobre 2016).

Revenu de Solidarité Active (RSA)

L’RSA è un aiuto finanziario statale erogato dalla CAF che costituisce un reddito minimo per i residenti in Francia di età superiore a 25 anni senza reddito.

N.B.: Uno studente non ha diritto all’RSA, a meno che non sia genitore isolato.

L’RSA è concesso ai cittadini italiani adempienti almeno una delle seguenti condizioni:

  • risiedere in Francia da almeno 3 mesi
  • lavorare, aver lavorato in Francia e al momento della domanda essere in malattia o in formazione professionale
  • essere senza impiego e iscritto a Pôle Emploi

L’RSA di un determinato mese è versato il primo giorno del mese seguente.

Allocations Familiales

Le Allocations Familiales sono un aiuto statale erogato dalla CAF e destinato alle famiglie con due o più figli di età inferiore a 20 anni.

Come l’APL le Allocations Familiales sono aperte agli stranieri regolarmente residenti in Francia e sono calcolate in base al reddito familiare annuale di due anni prima dell’anno della domanda.

La somma versata varia secondo il numero dei figli. Per ogni figlio di età superiore a 14 anni, vi è una maggiorazione della quota.

Prime d’Activité

La Prime d’Activité è un aiuto finanziario che dal 2016 sostituisce l’RSA per i richiedenti in attività professionale, e la Prime pour l’Emploi della dichiarazione dei redditi annuale.

La Prime d’Activité consiste in un versamento mensile e viene calcolata su una base di reddito trimestrale per l’intero nucleo familiare. (Per una persona celibe senza figli, il limite di reddito per il versamento è di 1,3 SMIC).

La condizioni di attribuzione sono:

  • Svolgere un’attività professionale
  • Risiedere in Francia
  • Avere più di 18 anni

Da gennaio 2016 i criteri di selezione sono diventati molto più severi e se arrivate in Francia senza un minimo di risorse che potete giustificare (aiuto dei genitori, lavoretto francese, borsa di studi, ecc…), avrete moltissime difficoltà per ottenere gli aiuti della CAF.

Gli aiuti della CAF sono un dispositivo di cui bisogna “approfittare” se se ne ha diritto, ma ATTENZIONE a non barare all’italiana, perché qui i controlli esistono e prima o poi, se bari, la CAF ti richiederà i soldi a cui non avevi diritto… giustamente!

Anche noi quando siamo arrivati in Francia abbiamo usufruito di questi servizi ma nel momento in cui trovi un lavoro dignitoso con una paga dignitosa non hai più diritto agli aiuti sociali, quindi inizi a pagare le tasse e l’affitto intero. Per questo abbiamo comprato casa, la rata mensile ci costerà meno dell’affitto attuale.

6) Quali sono gli aspetti positivi e negativi  secondo te in confronto all’Italia ? 

Gli aspetti positivi il lavoro contratto a tempo indeterminato Italia insomma almeno per me era un sogno raggiungibile la Francia.
La possibilità di evolvere guardate me quando ero arrivata come lavapiatti adesso sono Chef de rang in uno dei migliori ristoranti di Grenoble con a capo Lo Chef Stephane usufruito secondo del grande chef stellato Marc Veyrat , attualmente siamo nella guida Michelin nessuna stalla ma in compeso 4 Toques au Gault&Millau 2017, 17/20.
La precisione burocratica anche se lunga.
Il rispetto del lavoratore e la tutela soprattutto
Una città sempre in cambiamento con strade perfette e lavori senza rattoppi!
Le attività extra extrascolatiche per i bambini
Gli spazi verdi (con un grande tasso di inquinamento)
Gli aspetti negativi non riuscire a socializzare con i francesi perché ci sono freddi.
La gente dopo le 20:00, visto che i negozi chiudono la gente scompare, alle 21 non c’è più nessuno nemmeno in centro. Tranne il week end grazie ai tanti studenti residenti qui.
Sapere che c’è tanta gente che approfitta degli aiuti sociali è sicuramente un aspetto negativo, è che anche grazie a loro che oggi la Francia è oggi una delle nazioni più tassate in Europa.

7) Cosa ti manca dell’Italia ?

Le cose che mi mancano dell’Italia sono tante la prima l’alba e il tramonto Grenoble é circondata da montagne non vedo mai il sole sorgere del sole e il calar del sole,
Il mare, i frutti di mare, i polpi crudi,la colazione alle due del mattino, la famiglia gli amici,
Ma alla fine ti abitui alla vita che Grenoble ti offre e dal 2012 da 2 siamo diventati una decina di persone di Terlizzi e abbiamo fatto la nostra Petit Italie e non appena non si lavora si sta insieme!
Per quanto mi riguarda in Italia penso di ritornare per la pensione, perché il Contratto a tempo Indeterminato con uno stipendio dignitoso resterà un sogno. Ma almeno 2 volte all’anno vado a Terlizzi a trovare la mia famiglia e i miei cari.

Grazie Daniela, ti auguro buona fortuna e di continuare ad inseguire i tuoi sogni. A presto !

Redazione

Sono il fondatore del sito web e da sempre sono interessato agli italiani che emigrano all'estero per cercare fortuna. Così, nel 2016, ho avviato questo portale per permettere a tutti di raccontare le loro esperienze e fornire informazioni a chi vuole emigrare.

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