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Francesco in Spagna colpito dal Covid: "Sono tutte stro****e"

Francesco in Spagna colpito dal Covid: “Sono tutte stro****e”

Abbiamo deciso di pubblicare questa mail, leggermente diversa da tutte le altre, che tratta non la vita all’estero ma l’opinione sul Covid di un ragazzo in Spagna colpito dalla malattia. E’ bene ricordare che la democrazia è una bella cosa fintanto che tutti possano esprire le loro idee, dunque leggete, criticate pure, ma attenzione a non offendere.

Francesco e il Covid

 

“Ciao,

mi chiamo Francesco da Varese e sono 3 anni che vivo ad Alicante, Spagna. Vi scrivo perché vorrei che pubblicaste il mio pensiero sul Covid. Ad Aprile scorso sono risultato positivo al Covid-19 dopo che sono stato al pronto soccorso per un altro problema. Mi è stato rifatto il tampone anche una seconda volta e ancora positivo, ma quello che avevo io era solo un raffreddore. Mi hanno chiuso in ospedale per 14 giorni, non ho potuto vedere nessuno e mi hanno fatto un sacco di esami. Premetto che avendo l’assicurazione sanitaria privata sono stato ricoverato in un ospedale privato, dunque con molte meno persone. Gentilezza sicuramente, professionalità poca… facevo domande sul virus e non mi rispondevano, non riuscivano a spiegarmi perché anche avendo solo un raffreddore dovevo rimanere rinchiuso. Quando sono uscito ho cominciato ad informarmi, a leggere numeri e statistiche… non solo in Spagna ma anche in Italia e nel mondo. Ne è risultato che questo virus è in realtà un bufala, un cavallo di Troia per introdurre leggi che altrimenti non ci sarebbero mai potute essere: come quelle sul controllo della popolazione e sul tracciamento.

Io sono stato “ammalato” di Covid senza esserne mai accorto… eppure nel mondo la gente “muore di Covid” quando in realtà muore e basta e il Covid non c’entra praticamente mai. Anche diversi giornali e professionisti nel mondo hanno avuto il coraggio di affermarlo…ma ormai la bomba della paura è stata lanciata ed è troppo tardi. Presto le persone si faranno togliere anche i figli, genitori e parenti in nome della lotta contro il Covid. In Emilia Romagna e nello Stato di Washington avevano già cominciato… se sentite le parole dei rispettivi governatori hanno annunicato la stessa cosa: “Verremo a casa a prendere i vostri cari se positivi”… poi si sono resi conto che era ancora troppo presto per questo stadio e hanno mollato la presa. Non si tratta di loro ovviamente…sono dei semplici esecutori di ordini che vengono dall’alto… da chi ha organizzato tutta questa cosa, i fondatori nel Nuovo Ordine Mondiale (progetto già annunciato da molti presidenti…anche da Napolitano, sentitevelo su Youtube).

Io sono stato malato di Covid e avevo solo il raffreddore, qualcuno sicuramente è stato peggio. Ma è esattamente quello che succede quando prendi l’influenza o la polmonite… c’è chi la supera facilmente e chi no. Essere positivi al virus, inoltre, non significa affatto avere la malattia. Significa solo che nel tuo naso e/o gola c’è un piccolo rimasuglio (pezzetti di RNA) di coronavirus, e nella maggior parte di casi si tratta di asintomatici e persone che già lo hanno sconfitto (quanti persone sono rimaste chiuse in casa per molto tempo dopo aver avuto la malattia…semplicemente perché il tampone ancora dava positivo).

Ora fate quello che volete della vostra vita, non ero interessato prima e non lo sono adesso, ma io la mascherina non me la metto (quando sono obbligato trovo stratagemmi per evitarla lo stesso). Mi criticherete? Chissenefrega… Per tutte le persone libere che invece mi leggono dico loro: “Non arrendetevi mai”.

Francesco Bisaglia”

 

 

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