Giovanni vive a Los Angeles: “Italia addio, qui guadagno 4 volte di più”

Abbiamo ricevuto un’altra testimonianza da parte di un ragazzo di 34 anni che vive a Los Angeles, California. Un’altra storia di successo ma anche di risentimento verso il nostro Paese e le persone che lo abitano. Vi lascio alla sua email:

Giovanni vive a Los Angeles

” Ciao,

Mi chiamo Giovanni Stoppino e sono nato e vissuto a Bologna. Fin da piccolo amavo gli Stati Uniti, grazie ai tantissimi film e una volta diventato grande abbastanza e libero finanziariamente ho deciso di trasferirmi. Sono un impiegato nel settore del travel, già quando ero in Italia lavoravo con diverse strutture e aziende per portare i turisti stranieri a vedere le bellezze del nostro Paese… ma poi non mi bastava più. Volevo qualcosa di nuovo, sapevo di meritarmi di più rispetto alle 1500 euro che prendevo in Italia… così ho cominciato a guardarmi intorno e soprattutto a cercare annunci nel mio settore negli Stati Uniti.

Grazie alla mia esperienza in Italia e alla mia conoscenza dell’inglese un’azienda di Los Angeles specializzata nei viaggi in Italia ha deciso di assumermi. Lavoro in questa azienda dal 2017 e posso dire che non sono mai stato meglio, l’azienda mi passa l’assicurazione sanitaria e una retribuzione netta che equivale a circa 5000 euro. Qualcuno dirà che a Los Angeles la vita costa cara e dunque 5500 dollari netti mensili non sono un granché… ovviamente come tanti parlano a sproposito (invidia? sicuramente…). Io con questo stipendio mi posso permettere una bella casa a circa 20 km dall’ufficio, una bella macchina (Porshe Carrera gt del 2016), uscite con gli amici 2 volte a settimana e una prospettiva di carriera molto allettante.  Qualcuno mi dirà che faccio lo “sborone” ma la realtà è che voglio sbattere in faccia i risultati delle mie capacità e del mio lavoro a chi mi ha sempre guardato dall’alto in basso. Los Angeles è una citta con milioni di abitanti, ci sono diversi quartieri per ricchi (come Hollywood ad esempio), ma anche molti altri più accessibili senza rinunciare alla qualità.

Un saluto,

Giovanni Stoppino”