Vivere in Thailandia: Bangkok, spiagge bianche e tante contraddizioni.

“Mollo tutto e vado a vivere in Thailandia”. Si tratta di una frase che hanno detto in molti. Alcuni lo hanno fatto davvero, altri no. Tra chi lo ha fatto, c’è chi è rimasto a vivere in questo Paese e chi invece, dopo un periodo più o meno lungo, se ne è dovuto ritornare in Italia con la coda tra le gambe. Perché, dunque, questo post? Il motivo è semplice: ho conosciuto più di una persona che è arrivata nel cosiddetto “Paese dei Sorrisi” con la convinzione – spesso e volentieri sbagliata – di poter andare in paradiso con 300 euro al mese.



Non starò ad indagare da dove nasce questa credenza, anche se il sospetto ricade sui tanti siti che parlano a vanvera di cose che non conoscono, disinformando i lettori su mete esotiche e paradisi sopra le nuvole. Ora, è anche vero che tutto è possibile, e che con 100 euro al mese, probabilmente, si può sopravvivere anche a Londra o a Tokyo – a patto di dormire sotto a un ponte e seguire una dieta di acqua della fontanella e riso bianco. Questo post non si rivolge dunque a clochard e individui dalle tendenze ascetiche metropolitane, ma si rivolge invece ai lettori che in questo momento stanno ponderando – concretamente o in via del tutto ipotetica – di trasferirsi nel Regno della Thailandia per vivere in modo tutto sommato ‘normale’. Premetto anche che questo post non tratta della situazione lavorativa nel Regno della Thailandia, ma solamente del costo della vita.

Bene, dopo queste premesse, passiamo al nocciolo della questione. Quanto costa vivere in Thailandia? Dipende da moltissimi fattori, e voi siete uno di questi, ma sappiate che nella maggioranza dei casi spenderete tra i 500 e i 1.500 euro***. (Nota bene: si intende 500-1.500 euro al mese per una persona, non la spesa annuale per una famiglia di 5 persone). Che significa? Significa che, a seconda delle vostre necessità e del vostro tenore di vita, nel 90 o 99% dei casi le vostre spese rientreranno in quella forbice.

Scendiamo nei dettagli. Per una serie di ragioni, il 90% di voi finirà per vivere in uno dei seguenti luoghi: Bangkok, Pattaya, Phuket, Chiang Mai. Ho inserito i 4 luoghi in ordine di costo: in Thailandia, da 1 a 10, e generalizzando in modo estremo, Bangkok costa 10, Pattaya 9, Phuket 8 e Chiang Mai 7. Detto questo, ovviamente in ognuno dei luoghi sopra citati si possono tenere tenori di vita disparati, e di conseguenza la spesa può variare di molto.

Passiamo dunque a un elenco dettagliato di spese più o meno fisse. Per ragioni di spazio e chiarezza, riporteremo una serie di cifre relative a Bangkok, la principale città siamese.

Affitto. A Bangkok spenderete dai 100 ai 500 euro, a seconda delle vostre preferenze. Con 150-300 avrete uno studio o un monolocale più che dignitoso, e magari vivrete in un condominio con piscina, palestra e altri servizi. Ça va sans dire, generalmente il centro costa più della periferia, e una stanza/appartamento grande costa più di una/o piccola/o.

Cibo. A Bangkok un piccolo pasto per strada costa 1-3 euro. In genere questa piccola cifra è sufficiente per una ciotola di riso bianco, un po’ di verdure e pesce, un mezzo piattino di som tam (ส้มตำ) e una tazza di tè. Ovviamente, mangiare in una bancarella per strada è sconsigliato per i più schizzinosi, visto che per forza di cose gli standard igienici non possono essere eccezionali. Ma d’altra parte, a decidere di trasferirsi nel sudest asiatico difficilmente sono i più schizzinosi. Ad ogni modo, nessuno è costretto a mangiare per strada. Per i fegati più temerari, un pasto al MacDonald’s o al KFC costa circa 2-4 euro. Per i nostalgici del Bel Paese, un piatto di pasta in un discreto o buon ristorante italiano al centro di Bangkok costa 5-12 euro. Per i palati più fini, una cena a base di pesce in un buon ristorante thailandese, pulito, al centro di Bangkok, costa 10-30 euro a persona. Una birra in un pub può costare da 1,5 a 10 euro. Per il resto, al supermercato una bottiglia d’acqua costa circa 0.3 euro, una lattina di birra (da 0.33) 0,75-1,5 euro, un litro di latte 1-1,5 euro, un chilo di patate 1 euro, un chilo di mele 1-2 euro. Al mercato i prezzi sono più bassi.

Assicurazione sanitaria. Alla salute non ci pensate? Se disgraziatamente vi dovesse capitare un incidente, senza un’assicurazione rischiate veramente grosso. Quindi per ogni evenienza vi converrà farne una, e il premio annuale che dovrete corrispondere sarà di 250-1.000 euro. Pagherete più se siete anziani.

Visto e altra burocrazia. Molti stranieri, per ottenere il visto (gratuito), devono uscire dalla Thailandia una volta al mese o ogni tre mesi. Questo comporta una spesa che ammonta, come minimo, a una ventina di euro per viaggio in autobus a/r per Cambogia o Laos. Senza contare gli eventuali visti per entrare negli altri paesi (quello cambogiano costa 16-20 euro). Più varie ed eventuali. Altri stranieri riescono ad ottenere altri tipi di visti, magari anche annuali, e dunque non sono costretti ad uscire dal paese troppo spesso. Il costo di un visto annuale si aggira sui 100 euro.

Trasporti. In Thailandia probabilmente potete fare a meno di avere un’automobile. Tra benzina, assicurazione, bollo e via dicendo, rispetto all’Italia questo sarà un gran risparmio. Nel Paese dei Sorrisi i trasporti non sono troppo costosi. Con le compagnie aeree low cost si vola in ogni angolo del paese per 50 o 100 euro. Un taxi a Bangkok costa pochi euro dovunque vogliate andare, e con una decina di euro farete 30-50 km. Gli autobus vanno dappertutto per 7-25 baht. Anche i traghetti, un mezzo di trasporto abbastanza diffuso soprattutto nella zona ‘vecchia’ della capitale, costano meno di un euro. La metropolitana e lo skytrain si pagano in base al tragitto, ma in genere si spende meno di 1 euro. Un viaggio in pulmino da Bangkok a Pattaya costa 2,5 euro. Un viaggio in pullman da Bangkok a Chiang Mai costa 10-25 euro a seconda delle compagnie. Il treno costa di meno. Ad esempio, un biglietto di terza classe per il treno che da Bangkok porta al confine thai-cambogiano tra Aranyaphrat e Poipet costa solamente 48 baht!

Viaggi aerei. La maggior parte dei nostri connazionali residenti in Thailandia torna in Italia in media una volta l’anno. Anche il prezzo del volo dipende da molti fattori, ma mettete in conto 400-1.100 euro a/r, in genere sui 700 euro. Più varie ed eventuali.

Conclusione. In conclusione, per noi italiani in Thailandia conta poco che lo stipendio minimo di un indigeno sia di soli sette euro e mezzo a giornata lavorativa (300 baht al giorno). Checché se ne dica, molto difficilmente riuscirete a vivere a Bangkok (o Pattaya, Phuket, Chiang Mai) con meno di 500-600 euro al mese, ovvero 6.000-7.400 l’anno. Ergo, persino i saccopelisti più giovani, spericolati e meno esigenti faranno meglio a prendere come cifra di sicurezza un minimo di 10.000 euro l’anno.*** Detto questo, il consiglio che possiamo dare per chi sta ponderando l’ipotesi di trasferirsi in Thailandia è di non prendere decisioni avventate. La Thailandia è un paese grande ed eterogeneo, che dietro alle spiagge bianche e ai famigerati sorrisi dei locali nasconde complessità e profonde contraddizioni che spesso sfuggono ai turisti. Forse, prima di vendere casa ed automobile in Italia e prendere la residenza a Bangkok, la mossa più saggia potrebbe essere quella di concedersi un lungo o lunghissimo ‘periodo di prova’ – se possibile, almeno di 6 mesi – e cercare di capire cosa significa veramente vivere in questo paese, di quanti soldi avrete bisogno, e se si tratta veramente del cambio di vita che state sognando.

 

 

FONTE

Redazione

Sono il fondatore del sito web e da sempre sono interessato agli italiani che emigrano all'estero per cercare fortuna. Così, nel 2016, ho avviato questo portale per permettere a tutti di raccontare le loro esperienze e fornire informazioni a chi vuole emigrare.

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