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Vivere in Messico, Playa del Carmen: storia di chi l’ha fatto

Vivere in Messico: Playa Del Carmen, una piccola cittadina della Riviera Maya, affacciata sul mare azzurro dei Caraibi, un luogo strategico per muoversi e visitare i dintorni, un posto in cui si respira un’atmosfera vera, tipica e suggestiva. Andrea Dimitri è una persona che non crede nella fortuna, ma pensa che ognuno sia artefice del proprio destino. Destino che l’ha portato, dopo tanto girovagare, a vivere e a lavorare in un  posto incantevole come Playa Del Carmen.
“La voglia di viaggiare e la costante ricerca di nuovi paesaggi e culture diverse, mi ha portato a lasciare l’Italia per giungere a Playa del Carmen. Prima di arrivare qui, ho vissuto in parecchie città, sono stato in Germania, a Tenerife, a Budapest, a Londra e gli ultimi 11 anni li ho vissuti in Olanda (3 anni ad Utrecht e 8 ad Amsterdam).”

Quindi hai girato parecchio. Cosa facevi per vivere?
Il lavoro non mi è mai mancato. Ho sempre lavorato nel campo della ristorazione come gelataio, pizzaiolo e cameriere.

E ora di cosa ti occupi a Playa del Carmen?
Negli ultimi due anni mi sono interessato particolarmente alle opportunità che il web offre per “guadagnare da casa”. Non nascondo che ho perso molto tempo e denaro. Poi, nell’ottobre dello scorso anno, grazie ad un amico, conobbi Banners Broker, che mi permette di vivere ai Caraibi, lavorando comodamente dal mio PC. Ormai sono quasi due mesi che vivo qui a Playa del Carmen.

Di cosa tratta precisamente il tuo lavoro?
Nel gigantesco giro d’affari della pubblicità in rete (106 milioni di dollari l’anno), il genio di due canadesi ha rivoluzionato il modo di promuoversi on-line, creando un’azienda che, in soli due anni, ha pagato commissioni per oltre 41 milioni di dollari. Banners Broker ricava i suoi introiti dalla compra-vendita di impressioni pubblicitarie e traffico on-line, dividendone i guadagni con gli iscritti al suo programma. Ed é un’opportunità aperta a tutti, perché non serve essere un esperto.
Visitateci: www.andreadimitri.com

E’ stato facile per te trovare questa occupazione?
Visto che non credo alla fortuna, direi che é stato il destino.

Come si vive a Playa del Carmen?
Con infradito e costume da bagno tutto l’anno.

Che bellezza! E a livello economico, cosa puoi dirci? Quanto costa viverci?
C’è da tener presente che lo stipendio medio di un messicano é di circa 400 euro. Un monolocale con bagno ed angolo cottura costa sui 120 euro. I generi di prima necessità sono adeguati al loro tenore di vita. Il resto trovo sia molto caro, dovuto comunque al fatto che si tratta di una riviera turistica. Mi ha particolarmente stupito l’igiene alimentare. Ogni addetto ai cibi é fornito di guanti, retina per capelli e mascherina, cosa che in Italia è difficile da vedere.



Al tuo arrivo, quali sono state le tue prime impressioni?
Di essere in vacanza. Sembra che qui nessuno abbia obblighi o doveri. Fanno quello che vogliono, quando lo vogliono fare.

Ci sono differenze notevoli tra il vivere in Italia e il vivere a Playa del Carmen?
Penso che le maggiori differenze siano soprattutto nel modo di vedere la vita. La gente del posto è disposta a sacrificare il lavoro e qualche lusso, in cambio di più tempo da passare con i propri cari. E poi, anche il loro modo di affrontare la quotidianità è del tutto diverso dal nostro, loro vivono alla giornata, ringraziando Dio per tutto quello che hanno.

Per chi volesse trasferirsi lì, quali sono i passi da affrontare prima di trasferirsi?
Quelli fino all’aeroporto. Non c’é bisogno di alcun visto (puoi rimanere nel Paese come turista per 6 mesi, deroghe speciali se trovi lavoro) né vaccinazione, anche se io la consiglierei contro la malaria.

C’è qualche punto di riferimento a cui rivolgersi per qualunque problema si presenti?
Oltre alla “Mamma”, c’é un’ambasciata italiana a Città del Messico. Purtroppo, c’è da dire che manca un consolato su tutto il territorio e questo potrebbe essere un serio problema in momenti di difficoltà.

E riguardo a possibilità lavorative, ce ne sono?
Sì, soprattutto nelle alte stagioni e nel campo alberghiero. Anche se, a livello salariale sono sicuramente sottopagati, visto i prezzi europei che si trovano nelle riviere turistiche.

Quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi del posto in cui vivi?
Beh, sicuramente tra gli aspetti positivi c’è prima di tutto il clima, l’allegria della gente e l’incantata atmosfera dei luoghi Maya, carichi di energia millenaria. Tra quelli negativi, sicuramente il sole, in quanto morde prepotentemente frutta e verdura. Vengono a mancare così quegli odori e quei sapori che solo nella nostra amata e bella terra, si possono incontrare e che ci riempiono di orgoglio.

Quanto conti di restare a Playa del Carmen?
Finché non mi stufo. Il mondo é grande.

Con quali speranze e aspirazioni sei approdato a Playa del Carmen?
Sono arrivato qui con la speranza di trovare un paradiso e soprattutto, con l’aspirazione di iniziare a godermi le cose semplici della vita.

Hai avuto paura di non riuscire al principio?
Sinceramente no. Sin da giovane ho capito che abbiamo la capacità di scegliere e di cambiare il mondo che ci circonda. Perché non sfruttarla al meglio?

Cosa ti sei portato dietro dall’Italia?
Un sacco di cazzate (e non parlo solo dei maglioni).

Puoi ritenerti soddisfatto della tua vita e delle tue scelte o ti manca qualcosa?
Sì, sono decisamente soddisfatto delle mie scelte e della vita che queste mi hanno portato a fare. Ora spero di “metter su famiglia” e di avere un sacco di “marmocchi”, perché no, anche messicani.

Vorresti dare un messaggio a tutti i giovani come te, che vorrebbero lasciare l’Italia per rimettersi in gioco in un altro Paese?
Fate le valigie e partite! Sono esperienze dalle quali si può sempre tornare indietro.

 

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