Vivere in Colombia: costo della vita e sanità nel Paese degli smeraldi

Colombia: una bellissima meta turistica, anche se poco conosciuta. In Italia si conosce la Colombia per i suoi smeraldi e soprattutto per il narcotrafficante più famoso al mondo, Pablo Escobar. Federica è una ragazza che ha deciso di trasferirsi in questo Paese perché, in seguito ad un viaggio, ne è rimasta meravigliata. Quindi cos’è e com’è la Colombia al giorno d’oggi?

Federica

Vivere in Colombia, intervista a Federica

1) Ciao Federica, innanzitutto grazie per aver accettato l’intervista. Raccontaci un po’ di te e da dove vieni…

Ciao, sono Federica ho 27 anni e vengo da una piccola città del Nord Italia di nome Treviso, molto diversa dalla città dove vivo ora: Bogotá.

Sono figlia di imprenditori veneti nel settore della moda perciò, una volta diplomata in arte, ho iniziato a lavorare nell’impresa di famiglia.

Successivamente abbiamo aperto un ristorante con teatro nel trevigiano, che porta il nome di Tetro del Pane.

Lavorando per 4 anni in questo particolare ambiente, dove si poteva abbinare la cucina ad uno spettacolo di musica, teatro, cinema, ho scoperto la mia passione per la ristorazione e la cucina.

Una delle domande più frequenti da parte dei miei amici o parenti era: perché lasciare l’Italia quando avevo già un futuro assicurato.

Sono consapevole che non capiti a tutti, soprattutto al giorno d’oggi e so di essere fortunata per questo.

Il bisogno di qualcosa di nuovo, di vedere se potevo farcela da sola con le mie forze, lontana, in un paese con cultura diversa dalla mia, in un paese dove mi dovevo confrontare con una nuova lingua ed il bisogno di crescita personale era molto grande. Avevo la necessità di fare un’esperienza differente e la Colombia mi è sembrata la terra migliore per compiere questo mio desiderio.

Mi considero una persona che ha avuto l’opportunità di viaggiare, di vedere luoghi e culture differenti, però nessun paese prima di arrivare in Colombia mi ha fatto pensare di mollare il mio tutto per qualcosa di sconosciuto e, diciamocelo, insicuro. Se vivi, viaggi, conosci la Colombia posso assicurarti che ti lascia un segno dentro!

2) Da quello che so sei stata in Colombia 3 settimane da turista, cosa ti ha spinto a mollare tutto e andarci a vivere?

Le persone, credo sia uno degli aspetti maggiori che mi hanno colpito di questo paese! La gente è felice, sorride sempre, è amabile. Se hai bisogno di una mano trovi sempre qualcuno che è disposto a dartela. Non vieni giudicato per quello che indossi e per quello che sei! È facile conoscere persone nuove e stringere amicizie.

La Colombia è il Paese dell’educazione, del por favor, muchas gracias, a la orden, con todo gusto. È la cultura del perdono e della sofferenza del “lo siento, que pena contigo etc…”

Però la mia decisione è data anche da molti altri aspetti della Colombia… E’ musica, rumba, salsa. È Aguardiente con los amigos. È spiagge bianche con mare cristallino. E’ il Paese delle case colorate, del caffè e della natura! Una delle cose più belle di questo Paese, e che apprezzo maggiormente, è il fatto che appena esci un po’ dalla grande città ti immergi nella natura più selvaggia

E tutt’ora sono convinta sia stata la scelta migliore che potessi fare!

3) Come si comportano i colombiani con gli stranieri e gli italiani in particolare?

Per i colombiani gli stranieri, o come ci definiscono loro “Gringo’s”, sono visti con un occhio di riguardo. Ho l’impressione che i colombiani siano orgogliosi che la loro amata patria stia iniziando ad essere vista con occhi diversi dal mondo e non solo come terra di Pablo Escobar.

Sono molto fieri del proprio Paese e sapere che persone di altri paesi vengano qui a vivere, perché la Colombia “me encanta”, è per loro questione di orgoglio profondo.

Quando sali in un taxi e sentono l’accento straniero ti chiedono da dove vieni, cosa fai in Colombia, se ti piace e concludono con un “Benvenuto nel mio paese”. Sono curiosi di sapere della tua cultura, di come si vive nel tuo paese, di cosa ti manca…

Gli stranieri sono avvantaggiati in molte cose rispetto ai colombiani, per esempio per quanto riguarda i salari o ruoli in un’impresa. Io sto vivendo a Bogotá e ci sono molte persone europee, la maggior parte francesi o svizzeri, italiani pochi.

Noi italiani ovviamente siamo considerati dai colombiani come i Re della buona cucina, e quando dici “sono italiano” tutti ti dicono “chissà quanto bene cucini”; questo stereotipo mi fa un po’ sorridere in effetti.

Io personalmente sono sempre stata trattata con i guanti bianchi. I colombiani che conosco sono molto protettivi nei miei confronti, hanno paura che mi possano derubare, fare del male e mi fanno mille raccomandazioni perché mi vedono come l’ingenua ragazza che è cresciuta nella bella e tranquilla Italia dove: “no hay nada de malo”, secondo loro per lo meno.

4) Quali sono gli aspetti positivi e negativi in confronto all’Italia?

Penso siano passati ancora troppi pochi mesi perché io faccia questo tipo di confronto. Ti posso dire quali sono le cose positive e negative per me in Colombia.
Ovviamente le persone come ho detto precedentemente, la cultura è molto differente è più amabile e aperta al nuovo, diverso, sconosciuto.

Si possono raggiungere i Caraibi e posti esotici a prezzi modici con la compagnia nazionale “VivaColombia” e il soggiorno non è per nulla caro.

Non mancano comunque le criticità e i punti su cui devono lavorare ancora molto, come le enormi differenze socio-economiche tra città e campagna, conseguenza della vera e propria guerra, durata quasi 50 anni, tra le FARC e il governo colombiano. Senza pensare al narcotraffico, che con gli anni diffondendo corruzione e terrore, ha contribuito al degrado e alla miseria dell’intero paese.

In conclusione definirei come aspetto negativo della Colombia la criminalità e la povertà, e come aspetto positivo la voglia di cambiare, di rinascere e di andare avanti.

5) Qual è il costo della vita?

Il costo della vita per un europeo non è molto alto, soprattutto se si viene in Colombia con un contratto di espatriato, ma questa fortuna non capita a tutti. È importante precisare che Bogotá è considerata la città più cara.

È suddivisa in estratti sociali da 1 a 6, ed il costo di un appartamento può variare dai 200.000 COP, ossia 70€ circa nella zona sud (quella appartenente all’estratto 1 e 2), fino anche 6.000.000 di COP, 2.000€ circa se ci si sposta nella parte di estratto 6. Qui in genere vivono le persone che hanno appunto contratti di espatriato.

Per quanto mi riguarda vivo in una zona di estratto 4/5 e l’affitto mensile di un appartamento è di 2.200.000 COP ovvero 730€ circa, completamente arredato dal servizio piatti all’asciugatrice; con 2 camere, 2 bagni, cucina openspace, salotto, uno studio, un posto auto e la sicuridad (un uscere H24 che controlla chi esce e chi entra dall’edificio).

Le vie della città sono piene di piccole “tiendas” ambulanti dove la mattina si può fare un’ottima colazione con succhi naturali e macedonie alla modica cifra di 1,50€!

Il bello delle grandi città come Bogotá è che è relativamente facile trovare ristoranti, anche internazionali, economici e buoni allo stesso tempo. La spesa può variare dai 15.000 ai 45.000 COP, ossia dai 4/5 € ai 15 € circa.

Fare la spesa al supermercato è altrettanto economico, se non si predilige catene come “Carulla” che è la più costosa e tiene cibi gourmet e internazionali. La catena di supermercati più grande della Colombia è “Exito”, dove si possono trovare cibi a prezzi contenuti.

Il salario basico colombiano è di 700.000 COP ovvero meno di 250€ circa. Il costo della vita è tanto differente a seconda dell’estrazione sociale. Gli stipendi per gli stranieri, senza contratto di espatriato, in genere non sono comunque quelli basici.

Io non sto ancora lavorando, ma l’amica con la quale vivo guadagna 3.500.000 COP, che in Italia o comunque in Europa non sono molti, ma qui ti permettono di vivere molto bene non facendoti mancare nulla.

La mia spesa mensile complessiva (tra affitto, spesa, bollette) è di circa 500/600 .

6) So che la capitale, Bogotá, non è proprio medaglia d’oro in sicurezza, tu come la pensi?

Io credo basti essere prudenti, prendere precauzioni come l’evitare di uscire a piedi da sola di notte a passeggiare. Se sei in Transmillenio presta attenzione alla borsa. Personalmente non mi sono mai sentita in pericolo in questa città fino a questo momento!

Faccio volontariato nelle zone povere e neppure in quei quartieri abitati dalla povera gente mi è mai capitato nulla. Ovviamente evito di sfoggiare accessori che possano attrarre l’attenzione e cerco di essere abbastanza anonima.

Nella parte più benestante della città la sensazione di sicurezza è molto superiore. Non ho paura a girare sola, ovviamente non di notte, so che la sera all’imbrunire devo evitarlo e prendere un uber o un taxi registrato per evitare spiacevoli episodi. So che nella Candelaria (il centro di Bogotá) devo evitare di girare con il cellulare continuamente in mano. Precauzioni e testa sulle spalle, è una città grande, con problemi di povertà e perciò non sempre troppo sicura.

7) Come funziona la sanità e quanto costa?

Ogni azienda paga ai propri dipendenti un “seguro social” ovvero un’assicurazione medica che copre la persona e i famigliari più stretti che non hanno l’assicurazione.

In genere i colombiani se sono disoccupati pagano comunque un’assicurazione minima privata perché il costo di interventi sanitari è molto elevato.

Per le persone più povere che non possono permettersi il lusso di avere una propria assicurazione è lo stato che fornisce l’assistenza.

Quando ti trasferisci in Colombia è consigliabile farsi un’assicurazione sociale qui, che è molto più economico ve lo posso assicurare, che vi copra in caso succeda qualcosa.

8) Cosa ti manca dell’Italia?

Dell’Italia ovviamente la cosa che mi manca di più è la mia famiglia. È il rischio di quando ti trasferisci dall’altra parte del mondo! Comunque credo anche sia un ottimo modo per crescere e maturare!

Mi manca anche la buona cucina e il buon vino. Mi mancano le stagioni, le passeggiate al mare sotto il sole primaverile o le grigliate con gli amici, mi manca la mia campagna veneta.

Penso sia naturale sentire la mancanza delle tue abitudini, però la verità è che ci sono altrettanti aspetti positivi in Colombia che alleviano queste mancanze.

 

Grazie mille Federica per il tempo concesso, ti auguro di continuare ad inseguire i tuoi sogni e la tua felicità. A Presto!
Redazione

Sono il fondatore del sito web e da sempre sono interessato agli italiani che emigrano all'estero per cercare fortuna. Così, nel 2016, ho avviato questo portale per permettere a tutti di raccontare le loro esperienze e fornire informazioni a chi vuole emigrare.

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