Abbiamo ricevuto una mail molto particolare di una ragazza che vive nel Paese più pericoloso al mondo in questo momento: la Siria. Via lascio direttamente alla sua email.
Vivere in Siria, l’email di Francesca
“Buongiorno,
Vi scrivo perché vorrei raccontarmi la mia esperienza, attualmente vivo in uno dei posti più a rischio del mondo: la Siria. Sono una volontaria di una ONG e sono a Damasco da circa 3 mesi, come potete immaginare la situazione non è tranquilla però non è neppure tutto vero quello che raccontano in TV. Damasco è ancora una zona di guerra, ci sono quartieri off-limits ma altri che sono tranquilli e la vita trascorre serena (relativamente). Esiste una green zone, una specie di grande quartiere dove la guerra non arriva: la zona di Molki e Mezze, nella parte est di Damasco. Non è la Damasco storica, quella dove volentieri una volta si visitava, ma la parte nuova. Di italiani siamo pochissimi e tutti volontari di qualche organizzazione. Personalmente ancora vivo in un hotel ma presto mi daranno una sistemazione migliore, una appartamento. Comunque nella zona dove risiedo si trova di tutto, dai pub ai bar e anche cinema con film italiani. La zona che non si può oltrepassare è piantonata da militari, sinceramente è pericoloso anche avvicinarsi perché in qualsiasi momento potrebbe piovere un colpo di mortaio. La green zone è sotto il contro del governo siriano, per questo è sicura. Qui la gente ama Assad, non è vero che lo vedono come un dittatore anzi, lo vedono come un liberatore. Il vero nemico è l’Isis e i ribelli, ma io sono qui per aiutare la gente del posto cercando di fargli passare (nei limiti del possibile) una vita normale.
Mi farebbe piacere se poteste pubblicare la mia mail, grazie
Francesca Di Somma”