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Vivere a Berlino, Giovanni: ‘C’è lavoro ma con sempre meno diritti’

Vivere in Germania, Berlino in questo caso, lo hanno fatto in molti, alcuni sono rimasti altri sono tornati. L’ostacolo principale è il tedesco ma purtroppo anche il mercato del lavoro non è quello dei primi anni 2000 dove esistevano più garanzie e più aiuti sociali. Intendiamoci il lavoro c’è sempre, ma la qualità è sempre più scarsa. Vi lascio alle parole di Giovanni.

 

Vivere in Germania, intervista a Giovanni

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Ciao a tutti, mi chiamo Giovanni e vengo dalla provincia di Messina. Come tutti ben sapete in Sicilia il lavoro non c’è e così dopo averlo cercato per ben 2 anni mi sono deciso a trasferirmi in Germania. Inizialmente avevo pensato a Monaco ma fin sa subito mi sono reso conto dei costi delle case e così ho optato per Berlino.

Come sono stati i primi mesi all’estero?

La cosa più difficile è stata la lingua, tenete conto che conoscevo solo l’italiano e due parole d’inglese. Trovare una casa è tutta per me è veramente complicato, ora vivo in una casa condivisa con altri italiani. Non è tanto che mi trovo qui, sono appena 5 mesi ma posso assicurarvi che non è affatto facile. Ora dopo un po’ di pratica riesco a fare delle frasi semplici in tedesco, ma sono sempre a un livello elementare.

Qual’è il costo della vita?

Berlino nonostante sia la capitale della Germania non è cara come si può pensare. Ci sono diversi supermercati economici e con i mezzi pubblici si arriva ovunque. Al momento pago un abbonamento mensile per le Zone A e B di circa 80 euro. Se avete bambini, fino a 6 anni non pagano il biglietto mentre fino ai 14 anni hanno uno sconto del 30%. Le bollette sono di circa 60/80 euro in totale mensilmente, internet circa 20 euro.

Quali sono le principali differenze con l’Italia?

Capita spesso e volentieri in Italia di pensare che la Germania sia il paradiso in terra, che oltre i nostri confini ci aspettano opportunità di lavoro e studio e molti diritti. Farete ben presto i conti con la realtà: il lavoro c’è ma i diritti sono quasi 0. Soprattutto dopo la riforma del lavoro di qualche anno fa ci sono anche molte persone sottopagate. Io personalmente ho lavoro e al momento non penso ai diritti perché sono in fase di assestamento ma se troverò un lavoro sicuro allora lo stipendio sarà molto più alto di quello in Italia. Il costo della vita è in media più basso di quello delle grandi città italiane. Infine il senso civico è senz’altro maggiore qui rispetto all’Italia.

 

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