Trasferirsi a Dubai: vivere e lavorare negli Emirati Arabi

Dubai è il sogno di vacanzieri e imprenditori, sono molte le persone che vorrebbero trasferirsi o comunque passare diverso tempo in questa località ultra tecnologica in mezzo al deserto. Il motivo principale per cui queste località svettano nella lista dei territori papabili per un trasferimento non riguarda solo il lavoro, ma quanto è retribuito.

Anche i lavori più umili sono ben pagati a Dubai, ma essendoci molta concorrenza i posti anche da cameriere vengono affidati a chi ha più esperienza ed è più bravo nel suo lavoro. La scelta di Dubai dunque non dovrebbe essere la meta primaria per un giovane in cerca di lavoro, ma in caso l’ultima. Questo perché essendoci tantissime persone da tutto il mondo che vogliono lavorarci, i datori di lavoro scelgono chi ha il curriculum migliore.

Vantaggi e svantaggi della vita a Dubai

Uno degli svantaggi più lampanti è senz’altro il clima, sempre molto caldo e in estate può essere soffocante. Alcuni poi riferiscono che il sistema di indirizzi stradali è molto confuso e dunque farsi portare nel posto giusto da un tassista o farsi arrivare della posta potrebbe essere un problema.

Un altro problema è la scelta alimentare che può essere molto cara, pensate solamente alla frutta e verdura (ovviamente d’importazione) che devono fare un lungo viaggio per arrivare in mezzo al deserto dove non cresce neppure una foglia.

Il consumo di alcol è tollerato solo all’interno di strutture con la licenza ad hoc, anche per consumarlo dentro casa è necessaria una licenza da parte del datore di lavoro che attesti che guadagnate un certo stipendio. L’autorizzazione del datore di lavoro poi è necessaria anche per altre cose, come affittare una casa, avere un numero di telefono locale o una tv satellitare.

I vantaggi di vivere a Dubai ovviamente sono tanti, a partire dalla Tax Free. Negli Emirati Arabi non esistono tasse sul reddito, dunque tutto ciò che guadagni ti arriva in tasca (non esiste lordo e netto). Per lavorare negli Emirati è sufficiente conoscere l’inglese, anche se la conoscenza dell’Arabo è senz’altro un punto di vantaggio.

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