Tenerife mare: anche se è oceano. Noi siamo abituati al nostri mari, caldi, calmi e poco profondi.
Tenerife si trova nell’oceano atlantico, è una delle 7 isole che formano l’arcipelago delle Canarie. E tutta l’acqua che la circonda è di una bellezza rara oltre che un’opportunità per lavorare.
La maggior parte delle spiagge di Tenerife sono di origine vulcanica quindi con sabbia scura; soltanto le spiagge del sud e quella di Las Teresitas presso Santa Cruz sono state oggetto di ripascimento con sabbia fina del Sahara.
Tenerife mare: El Medano
Situata nel comune di Granadilla de Abona, caratterizzata da sabbia dorata, paradiso dei surfisti a causa della sua esposizione ai venti forti e costanti ha un moto ondoso perfetto per disputarci anche gare mondiali di windsurf, sta diventando famosa negli ultimi periodi.
Tenerife mare: El Jardin
Situata nel comune di Puerto de la Cruz, caratterizzata da sabbia scura, si estende per 700 metri ed è contornata da graziosi e curati giardini, ideata e sviluppata da un noto pittore e scultore Cesar Manrique che voleva realizzare un posto diverso dal solito, negli utlimi tempi sono stati introdotti 200 metri cubi di sabbia prelevata dai fondali marini per renderla più compatta, si possono trovare ombrelloni e sdraio a noleggio, circondata e protetta da una scogliera, ha ricevuto anche la bandiera blu per le sue acque limpide e cristalline.
Tenerife mare: ecco come creeranno migliaia di posti di lavoro alle Canarie
L’ipotesi di sondare i fondali marini antistanti le coste del Morocco genereranno un indotto di lavoro alle canarie di oltre 52.000 posti di lavoro. Antonio Brufao, il massimo rappresentante di Repsol, assicura che con un investimento di 13.000 milioni di dollari(circa 9.900 milioni di euro) si assisterà alla creazione di oltre mezzo centinaio di migliaia di posti di lavoro e i 7 porti delle vicine isole canarie non riusciranno a smaltire in termini di mano d’opera ( serviranno almeno 52.000 posti di lavoro alle canarie ) le richieste del mercato spagnolo che ammonterebbe ad almeno il 10% – 15% dell’intera richiesta di greggio e gas naturale di Spagna. Il parere del governo canario invece e’ ben lontano e ritiene che un eventuale decisione in tal senso comprometterebbe la stabilitá economica delle isole canarie e trova l’appoggio di una dozzina di municipi di Lanzarote e Fuerteventura