Seconda casa? Ecco come pagare meno tasse
Possiedi una seconda casa e non sai come pagare meno tasse? Ecco alcune informazioni utili:
Secondo un recente sondaggio, l’80% delle famiglie possiede una casa e molte di queste una seconda abitazione. Se rientrate in questa ultima categoria, vi sarete spesso domandati quale potrebbe essere il modo più semplice per pagare meno #tasse possibile pur rimanendo nella legalità. Ecco alcune informazioni che vi saranno molto utili.
Risparmiare sulla seconda casa
Molto spesso avere una seconda casa non equivale ad essere ricchi
bensì a pagare tasse in più, alleggerendo di molto il
portafoglio. Ecco allora alcune dritte per cercare di risparmiare sulle tasse della seconda casa, pur rimanendo nella legalità.
Innanzitutto facciamo un po’ di chiarezza sulle tasse da pagare se si è in possesso di un secondo immobile ad uso abitativo:
1) Quando si acquista si deve pagare una tassa definita “imposta di registro” pari al 9% del valore catastale dell’immobile
2) Imu
2) Tasi
3) Irpef
Se la seconda abitazione si trova nello stesso comune di residenza della prima, questa si aggiungerà al reddito imponibile Irpef solo in parte, quindi la tassazione corrisponderà alla metà della rendita catastale.
Si può inoltre cercare di risparmiare sulle tasse, intestando la seconda casa ad un parente che non goda già del possedimento di un altro immobile, in questo modo entrambi avranno il vantaggio si possedere esclusivamente una casa pagando meno tasse. Attenzione però al nuovo intestatario, dovrà comunque essere una persona di cui voi vi fidate visto che godrà a pieno di tutti i diritti della “vostra” casa.
Uno dei metodi utilizzati da parecchie persone è quello di intestare gli immobili successivi al primo, alla/al moglie/marito dopo aver conseguito una divisione dei beni o una separazione legale per risparmiare sulle tasse, ma attenzione perchè se i due ex coniugi risiedono ancora sotto lo stesso tetto, per la legge tutto questo è illegale e identificato come “truffa ai danni dell’Erario pubblico”.
Trasformarla in unità collabente
Un’altra possibilità è quella di andare al catasto e trasformare l’unità abitativa o una parte di essa, in unità non abitativa ovvero collabente. In questo modo si potrà pagare un’aliquota molto più bassa rispetto alla precedente quindi si avrà un vantaggio. Attenzione però perchè la porzione di casa dichiarata collabente dovrà essere sprovvista dell’allaccio delle varie utenze, altrimenti anche
qui si cade nel meccanismo della truffa.
A cura di Arianna Giorgetti