Regno Unito, ecco i 10 motivi la leggere se pensi di emigrare in UK

Regno Unito: scommetto che almeno una volta nella vita ci avete pensato…. “Londra è bellissima chissà quanto deve essere bello viverci” oppure “In UK c’è tanto lavoro chissà se lo potrei trovare anche io”. Bene, per questo motivo questi punti posso esservi d’ispirazione:

10 punti per emigrare nel Regno Unito:

1) Lingua Inglese: Dove imparare l’inglese se non nel luogo in cui la lingua è nata? C’è un business milionario dietro le certificazioni linguistiche ed i corsi di lingua nei paesi anglofoni, la lingua inglese (impararla o insegnarla) è un’ottima ragione per emigrare in UK.



2) Lavoro: Il salario minimo in UK (da ottobre 2013, ma ogni anno viene adeguato all’inflazione) è 6.31£ all’ora (che sono poco più di 7.7 euro). L’ultimo degli operai quindi, il lavoratore più “umile” e malpagato che lavori in regola le classiche 40 ore a settimana, guadagna l’equivalente di 1300 euro al mese. Il suo omologo in Italia va dai 300 euro come stagista ai 700/800 euro come operaio non specializzato in fabbrica se è fortunato. In ogni caso la differenza è del doppio, se non di più. Per Londra il salario minimo è un po’ limitante, ma solitamente gli stipendi sono più alti della media.

3) Valuta: è risaputo che la sterlina è una delle monete con il potere d’acquisto più alto al mondo. Possedendo sterline, il tasso di cambio è quindi favorevole per praticamente chiunque, anche per gli europei (nel senso di fruitori della moneta euro). Risparmiare in sterline ti rende sempre più ricco in termini monetari rispetto al risparmiare in altre valute.

4) Università: Le università Inglesi, e del Regno Unito in generale, sono sempre nelle posizioni alte delle classifiche mondiali. Non solo quindi la preparazione è di qualità, ma una laurea ottenuta nel Regno Unito è un ottimo biglietto da visita anche per dimostrare la propria conoscenza della lingua inglese senza tante certificazioni e formalità. Il lato negativo è il costo, ma ne potremo parlare in un altro articolo perché è un tema che merita di essere sviluppato approfonditamente.

5) Pressione Fiscale: che si tratti di un lavoratore dipendente o in proprio, il Regno Unito è tra i paesi “non paradisi fiscali”  uno di quelli con la tassazione più bassa (La FIAT ad esempio ha proprio da poco trasferito la sua sede fiscale a Londra).

6) Opportunità imprenditoriali: avviare un’impresa in Regno Unito è estremamente semplice, le formalità burocratiche sono minimali e tranquillamente esperibili online.

7) Rispetto delle regole: è una cosa a volte sconcertante, soprattutto per un italiano. La cosa che più mi aveva colpito all’inizio era vedere la gente mettersi in fila per salire sull’autobus. Una volta al pub ho chiesto ad un piccolo artigiano quanto profitto a nero facesse mediamente all’anno, e mi guardò ed apostrofò come se fossi un criminale. Non ho mai visto un singolo essere umano utilizzare un mezzo pubblico senza obliterare il biglietto, e gli esempi potrebbero continuare veramente ancora per molto.

8) Vita notturna: non mi dilungherò molto su questo punto, ma volendo è veramente possibile vivere ogni giorno della settimana come se fosse un week-end costante (questa considerazione vale sicuramente per Londra, per altre città probabilmente non è così).

9) Multiculturalità: l’apertura del Paese all’immigrazione fa in modo che persone con i più disparati background culturali vengano a contatto. Si creano sinergie, punti di incontro, si prendono aspetti positivi ed utili di ogni cultura per far emergere qualcosa di nuovo e migliore. Che si tratti di cibo, scambi di opinioni, amicizie, condivisione di esperienze e punti di vista, la diversità culturale con i suoi punti di contatto è un potente strumento di valore aggiunto per il tessuto sociale di una collettività. Si viene a conoscere meglio sé stessi e gli altri.

10) British breakfast: L’ho messa ultima in classifica, ma meriterebbe una posizione più alta. Come ben noto, tutti sappiamo che dal punto di vista culinario il Regno Unito ha ancora molta strada da fare per potersi definire un Paese dove si mangia bene, ma la colazione british credo sia la cosa migliore che gli inglesi abbiano mai partorito. Si chiama breakfast, ma per noi europei del sud è un pranzo vero e proprio. Bacon, salsicce, patate, uova, carboidrati, proteine e fibre di vario genere (la carne ed il latte inglesi sono un po’ diversi ma molto gustosi), accompagnate con una buona tazza di tè possono veramente rendere la tua giornata una cosa migliore. A volte basta una colazione inglese, un panino alla sera e non serve mangiare per il resto del giorno!

 

FONTE

Redazione

Sono il fondatore del sito web e da sempre sono interessato agli italiani che emigrano all'estero per cercare fortuna. Così, nel 2016, ho avviato questo portale per permettere a tutti di raccontare le loro esperienze e fornire informazioni a chi vuole emigrare.

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