Ecco come i pensionati emigrati possono evitare di pagare le tasse in Italia
Sono tantissime le persone di una certa età, pensionati, che hanno deciso di emigrare per sempre dall’Italia. Pensate che nel 2014 sono stati più di 5 mila e questo ha evidenziato il forte aumento che c’è stato, ben il 109% in più rispetto al 2010.
Secondo gli ultimi dati, l’INPS paga attualmente 400 mila assegni pensionistici all’estero. I pensionati che hanno deciso di vivere in maniera migliore fuori dall’Italia sono tantissimi e questo perchè ottengono benefici a livello fiscale e vantaggi a livello climatico e, tra l’altro, non hanno nessuna intenzione di tornare in Italia.
Paradisi tropicali, bel mare, sole tutto l’anno e vantaggi economici, questi i motivi principali per cui un pensionato decide di trascorrere l’età più matura della sua vita emigrando all’estero.
I pensionati che vivono all’estero, non fanno assolutamente nulla di illegale a livello fiscale, seguono esclusivamente la legislazione europea in materia di trattati internazionali bilaterali contro la doppia imposizione tra paese membri. In parole semplici, si affidano alla normativa in vigore che recita che “le tasse devono essere pagate nel paese di residenza“.
Il che significa che se una persona pensionata paga le tasse all’estero, (poichè ci risiede da più di 6 mesi e non è più domiciliato in Italia), deve ottenere l’esenzione dal pagamento delle imposte in Italia, per pagarle nel paese della nuova residenza.
L’INPS mette a disposizione dei moduli per richiedere il pagamento della pensione all’estero, puoi trovarli QUI
Facendo un esempio pratico, se mettiamo a confronto le tasse italiane con quelle del governo canario, una pensione lorda media si aggirano sul 30% , mentre alle Canarie è del 13,75 %.
In parole semplici, se in Italia si percepisce una pensione lorda di 1400 € e quindi un netto di circa 1076 € , alle Canarie il netto è di circa 1230 € …. insomma bella differenza !
A cura di Riccardo Palleschi
