Si chiama Luca Longo, ha 32 anni ed è un ingegnere informatico. Il primo trasferimento dall’Italia è stata l’Irlanda, più tardi però è stato assunto da una multinazionale e si è trasferito in Spagna. Ecco la sua storia
Qualche tempo fa Luca è stato intervistato anche da un Tv francesce, France2, la quale gli chiese: “Perché l’Italia investe molto nella formazione dei giovani e poi li lascia scappare all’estero?”. In questa frase è racchiusa tutta la sua storia, come quella di altre migliaia di italiani che come lui è andato via dall’Italia per un futuro migliore.
Subito dopo la laura è andato a Dublino e poi a Berlino, alla fine si è stabilito a Palma di Maiorca. Lavora per una multinazionale del turismo che conta 26mila dipendenti e 2,5 miliardi di fatturato. Lo stipendio è molto alto però spesso si chiede: “Se è possibile farlo qui, perché in Italia dobbiamo sempre essere ultimi?”.
Luca, poi, racconta la sua Sicilia e di quando appena laureato le offerte di lavoro si aggiravano intorno agli 800 euro al mese ma le ha sempre rifiutate (fatto bene, aggiungo io). Appena sbarcato in Irlanda ed essersi iscritto a qualche agenzia di collocamento le offerte impazzivano, dalle 5 alle 10 al giorno ed erano tutte concrete (stipendi adeguati). Da lì è cominciata la sua avventura che, alla fine, lo ha portato ad essere un manager per questa multinazionale spagnola.
La differenza maggiore nel lavoro sia in Irlanda che in Spagna rispetto all’Italia? “Nessuno mi ha mai chiesto l’attestato di laurea. Tutto iniziava con un ‘dimostrami quello che sai fare e cosa hai fatto in passato’. Ovvero l’esatto contrario di ciò che accade in Italia dove il voto di laurea conta più dell’esperienza e delle capacità”.
“La differenza è abissale, un altro mondo rispetto all’Italia” ha detto Luca riferendosi all’Irlanda, “puoi cambiare lavoro ogni mese e gli stipendi partono dai 45mila euro l’anno a oltre i 100mila in base all’esperienza”.
“Siamo tutti perdutamente innamorati dell’Italia e della nostra Sicilia. Proprio per questo proviamo rabbia e tristezza” ha sottolineato Luca, che da poco ha comprato casa a Mallorca. Il concetto di “gavetta” nelle aziende irlandesi, tedesche, americane e spagnole semplicemente non esiste: “Se sei bravo hai quello che ti spetta”.
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