Los Angeles, italiani di successo con le start-up: ‘In Italia è impossibile’

Los Angeles è una delle città americane più tecnologiche del Paese, qui migliaia di ideatori, youtuber e influencer vengono ogni anno da tutto il mondo per espandere il loro business. Tra di loro anche molti italiani.

Los Angeles, il successo con le start-up

Tanti italiani a Los Angeles a presentare le loro invenzioni, non si tratta di sogni ma di solide realtà. Un esempio sono Salvatore e Marco Tegas, fondatori di LifeeTree, ovvero una start-up a conduzione famigliare. Il papà ha avuto l’idea, insieme al figlio vanno in giro per il mondo ad esporre la loro invenzione: un albero tecnologico che è in grado di sfruttare l’energia solare per trasformare l’aria in acqua! Pensate a quante applicazioni potrebbe avere questa invenzione! in particolare in Africa!

Il loro giudizio sull’Italia è però negativo, seppur confermando che in Italia non mancano idee, tecnologie e capacità quello che manca è la velocità. “Siamo un Paese troppo lento e ancora troppo legato agli schemi tradizionali per riuscire a competere con un mercato così avanzato come quello americano”. In Italia è tutto troppo lento e bloccato, anche se le menti italiane sono tra le più svelte e coraggiose al mondo.

Non solo loro però, di italiani inventori a Los Angeles ce ne sono davvero tanti. Un altro esempio è Lifely, una App che ci fa sapere come stanno le nostre piante a casa mentre non ci siamo. Grazie a un dispositivo che raccoglie informazioni dalle radici delle piante e le traduce in emozioni si riescono a sapere molte cose. Questa tecnologia ha suscitato molto interesse dai coltivatori di cannabis della California, un mercato che vale centinaia di milioni di dollari.

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