Si chiama Marina, è originaria di Lecce e ha 32 anni, ora vive e lavora vicino Nantes da due anni. Durante i colloqui di lavoro in Francia “nessuno ti fa domande personali perché guardano a cosa sai fare. In Italia la mia esperienza sembrava non contasse nulla: nel 90% dei casi non ho ricevuto risposta dopo avere inviato il cv”.
L’esperienza in Francia di Marina
Marina ha una laurea magistrale e uno stage di 6 mesi all’estero in Francia, in una delle più grandi aziende del settore aeronautico. In Italia aveva mandato 70 curriculum senza ricevere una sola risposta: “Ero scioccata: com’è possibile che un’esperienza in un’azienda così prestigiosa non contasse nulla?”. Trovare lavoro in Italia è stato quasi impossibile, mentre in Francia è arrivato il contratto a tempo indeterminato subito. “Il Salento mi manca, ma ci torno solo per le vacanze. Sono amareggiata per la scarsa considerazione ricevuta in Italia, il mio futuro lo sto costruendo qui”.
Marina ha studiato Ingegneria informatica a Lecce e poi si è specializzata in ingegneria gestionale a Bari:
“Tra le possibili mete c’era un’importante azienda aeronautica che proponeva uno stage attinente alla lavorazione criogenica, che era proprio l’oggetto della mia tesi di laurea. Così mi sono proposta, ho fatto i colloqui e sono stata presa” ha raccontato Marina.
“In Italia ti chiedono perché ti sei laureata in ritardo, qui guardano a ciò che sai fare”. Adesso Marina vive vicino Nantes e lavora in un’azienda di consulenza per l’ingegneria, dove si occupa della supply chain, cioè del flusso di materiale tra la sua azienda e i fornitori. «C’è più lavoro, ma anche più competizione: tra Saint-Nazaire e Nantes ci sono molti poli industriali, l’incarico che rifiuti tu lo prende al volo un altro ingegnere”.
“Il Salento mi manca, ma sto mettendo radici qui – dice con una punta di amarezza – non credo di poter tornare in Italia” conclude Marina.