Ci sono italiani in quasi ogni punto nel mondo, il nostro è un popolo che si muove molto (emigra e ritorna in continuazione). Ci piacciono le esperienze, questo è un dato di fatto. Alcuni di noi sono andati in Giappone e qui, come spesso accade, le critiche tra concittadini non mancano.
Gianni vive in Giappone dal 2015
Gianni ci ha scritto un’email e ha voluto spiegarci come si vive a Tokyo (Giappone) e la sua impressione sugli italiani che ci vivono. Ecco a voi il testo dell’email:
“Ciao a tutti,
Mi chiamo Gianni e sono un italiano in Giappone dal 2015. Vi scrivo questa missiva perché mi piacerebbe che pubblicaste il mio punto di vista sulla terra nipponica. Vorrei cominciare col dirvi che anche qui, come in tanti altri posti, gli italiani sono visti bene. Solo negli ultimi anni la considerazione che i giapponesi hanno di noi è calata, questo a causa del fenomeno immigratorio (non controllato) dall’Africa e alcuni incidenti, come quello della Costa Concordia.
La ristorazione è il punto forte degli italiani qui, come penso anche in altre parti del mondo. Inoltre esistono anche insegnanti di italiano giapponesi, la nostra lingua infatti è molto apprezzata. Anche se può sembrare strano sono molti i giapponesi che ascoltano canzoni italiane.
Vorrei puntare l’attenzione però sugli italiani frustati e depressi che vivono qua che, non avendo basi solide, si ritrovano a fare i conti con lavori pagati male e precari. Sono italiani che nonostante siano in difficoltà serie continuano a rimanerci e a criticare il Giappone. Io, quando mi capita di sentirne uno, gli dico “se non ti piace tornatene in Italia”. Vivere a Tokyo senza una paga decente è difficile, vedere tutti i giorni italiani e nipponici che invece vivono bene deve creare frustrazione in alcuni connazionali.
In Giappone non esiste una vera comunità di italiani, in passato infatti non c’è mai stata una migrazione di massa da queste parti. Esiste sono un quartiere di Tokyo, Shimbashi, dove esiste una zona chiamata “Italy town” ma non ha nulla a che vedere, ad esempio, con la Little Italy americana.
Ricapitolando, venite in Giappone solo se avete una specializzazione particolare (in qualsiasi campo) che potete vantare. Come ben sapete questo Paese a livello tecnologico è avanzatissimo, dunque ingegneri e informatici vari possono avere grandi opportunità.
Un caro saluto da Gianni”