Categories: DUBAI

Fisioterapista manager a Dubai. “Qui contano gli obiettivi, non le ore passate dietro una scrivania”

Si chiama Riccardo Aggujaro, è un fisioterapista dal 2005 e dopo tante esperienze all’estero ora lavora per un gruppo ospedaliero ed è membro della facoltà della Gulf Medical University. “Dell’Italia mi mancano amici e famiglia, non la scarsa apertura mentale in alcuni posti di lavoro dominati da uomini avanti con l’età. che non lasciano spazio a giovani e donne”.

 

Fisioterapista a Dubai

 

Prima di arrivare a Dubai a 35 anni Riccardo ha vissuto e lavorato in India, Egitto, Congo e Svizzera. Oggi negli Emirati Arabi Uniti gestisce un team di 20 collaboratori di nazionalità diverse. “Andare via non è stato un obbligo ma una necessità” ha raccontato.

Alla Bocconi di Milano Riccardo ha speso tutti i suoi soldi per pagarsi un master in lingua inglese in politiche sanitarie, grazie a quello è riuscito a lavorare all’estero nel suo settore preferito: la disabilità e la riabilitazione. Dopo varie esperienze all’estero e studi anche in Svizzera, Riccardo oggi lavora a Dubai.

Le giornate iniziano alle 5:30 del mattino, il monte ore di 48 ore settimanali deve essere garantito ma “personalmente non ho orari standard in ufficio. Tutto è legato al raggiungimento degli obiettivi”.

La principale differenza con l’Italia riguarda la previdenza e i contributi: “Negli Emirati Arabi lo stipendio non viene tassato. Il sistema contributivo è su base volontaria: il datore di lavoro infatti non ha alcun obbligo a versare i contributi per i dipendenti. A Dubai, di contro, non è previsto alcun sistema pensionistico per i lavoratori stranieri”. “Essere emigrante europeo, e in particolare italiano, negli Emirati Arabi Uniti significa essere sorretto da una cittadinanza forte. Tradizione, cultura e storia sono riconosciute come valore aggiunto della persona”.

“Spesso mi chiedo cosa avrei fatto se non avessi deciso di partire per lavorare all’estero. Sicuramente avrei visto crescere le mie nipoti, avrei potuto passare più tempo con la mia famiglia, ma non avrei mai avuto la possibilità di raggiungere un ruolo dirigenziale all’età di 35 anni. Fuori dai confini nazionali l’accesso alla carriera è più meritocratico e gli stipendi più alti – continua –. A Dubai, così come negli altri paesi dove ho avuto modo di vivere e lavorare, non è mai importato a nessuno da che famiglia venissi, né quanto avessi studiato” ha concluso Riccardo.

Redazione

Sono il fondatore del sito web e da sempre sono interessato agli italiani che emigrano all'estero per cercare fortuna. Così, nel 2016, ho avviato questo portale per permettere a tutti di raccontare le loro esperienze e fornire informazioni a chi vuole emigrare.

Recent Posts

Cercasi traduttore e interprete ITALIANO CINESE a Gibilterra

Annuncio di Lavoro: Traduttore e Interprete Cinese-Italiano-Inglese Datore di lavoro: Riccardo Palleschi Luogo di lavoro:…

6 months ago

Organizzare una trasferta per Parigi, ecco cosa c’è da sapere

Parigi è una meta ambita dai turisti di tutto il mondo, in qualsiasi periodo dell'anno.…

2 years ago

Vivere in Polonia, costo della vita e lavoro

Qual è il primo vantaggio del vivere in Polonia? Indubbiamente il costo della vita, irrisorio…

2 years ago

Vivere a Cipro, clima caldo e soleggiato quasi tutto l’anno

Se il vostro sogno è andare a vivere su un’isola, Cipro potrebbe fare al caso…

2 years ago

Vivere in Bulgaria, costo della vita nella penisola balcanica

Andare a vivere in Bulgaria è senza dubbio una scelta vincente per abbattere il problema…

2 years ago

Vivere in Belgio: informazioni, trasporti e lavoro

Forse state pensando di andare a vivere in Belgio. Cominciamo col dire che è complicato fare…

2 years ago