Haiti non è di certo il primo posto a cui si pensa per emigrare. Però sull’isola condivisa con la Repubblica Dominicana abita un italiano, Filippo originario di Sanremo, che sta realizzando un progetto alberghiero a Leogane, a 30 km dalla capitale.
Intervista a Filippo di Haiti
Ciao Filippo, raccontaci un po’ di te e delle tue origini…
Salve a tutti, mi chiamo Filippo, ho 52 anni. Sono partito dall’Italia a 20 anni, perché avevo conosciuto la futura madre dei miei figli in Francia. Dopo il servizio militare nei paracadutisti ho deciso di partire per la Francia, dove mi sono sposato ed ho vissuto per 23 anni.
Cosa hai fatto durante questi anni in Francia?
E dove sei andato?
A 47 anni sono rientrato in Francia e vedendo le difficoltà per il futuro dei miei figli, ho preso il più grande che aveva 23 anni e gli ho chiesto “cosa vuoi fare e dove vuoi farlo” e lui mi ha detto “papà non ho un lavoro ma vedo che tu non hai paura di girare e di ricominciare, allora ti seguo”. Siamo partiti per la Repubblica Dominicana.
Che differenze hai notato nel modo di vivere di Haiti?
La cultura qui ad Haiti è molto varia perché, oltre ad essere tipica del Caribe, ha delle radici africane molto presenti. Qui a scuola insegnano tre lingue: il creolo, il francese e l’inglese obbligatori, in più anche lo spagnolo come optional.
Che tipo di cultura hai incontrato?
L’haitiano di per sé è molto accogliente e pacifico, e a parte nella capitale, altrove non c’è pericolo. Io vivo a Leogane, dunque a 35 km da Porto Principe sul mare, e nella mia città di 200.000 abitanti sono l’unico italiano. Ho capito che se vuoi vivere tranquillo a Haiti allora devi accettare la cultura e credenza qui presenti, come quella del voodoo che qui è una religione di stato. La cosa non rappresenta nessun pericolo, anzi proprio per questo il popolo è pacifico, perché la paura della vendetta con il voodoo fa in modo che nessuno faccia del male all’altro.
Di cosa ti occupi lì?
Con mio figlio abbiamo deciso di aprire un piccolo hotel in spiaggia “Anacaona Beach Village”. Allo stesso tempo gestisco un forum su Facebook: https://www.facebook.com/groups/1692918807679133 che permette alla gente di conoscere Haiti in una una maniera diversa. Perché l’esperienza ne vale la pena; dopo il terremoto, che ha fatto 200.000 morti, il Paese offre molte opportunità ai turisti e agli investitori.
Cosa ti manca dell’Italia?
Il mangiare solamente!