Il tema sanità in Spagna è poco dibattuto quando in realtà il paese iberico ha adottato un sistema sostenibile tra pubblico e privato che potrebbe benissimo essere adottato anche in Italia. Fabrizio ci ha mandato una mail chiedendoci di pubblicare la sua esperienza e così abbiamo fatto.
Fabrizio e la sanità in Spagna
“Buongiorno, voglio far sapere a tutti come la Spagna mi ha salvato la vita. Premetto che mi sono trasferito nel 2016 a Torremolinos, un piccolo comune in provincia di Malaga, dove lavoro da allora per una struttura alberghiera.
Qualche anno fa in Italia cominciai ad avvertire qualche fastidio al petto, con degli strani pruriti che durano diverso tempo. Feci diverse visite al pubblico (Asl) sia una privatamente da un dermatologo, ma entrambi mi dissero che si trattava della ricrescita del pelo o di sudorazione intensa (strano perché non faccio sport).
Inizialmente non ci feci molto caso, era il periodo in cui volevo cambiare vita e lasciarmi tutto alle spalle (l’anno che sono andato in Spagna). Arrivato in Spagna però le cose non miglioravano, anzi, i pruriti continuavano anche più volte al giorno. Premetto che appena arrivato, grazie al consiglio di un amico, sottoscrissi una polizza sanitaria con Asisa.
Così decisi, dopo qualche mese, di recarmi da un dermatologo convenzionato con l’assicurazione il quale mi disse che gli sembrava invece tutto molto strano, e mi prescrisse delle analisi del sangue specifiche. Beh…non potete immaginare la mia faccia quando vidi che i marker tumorali erano positivi. Fortunatamente l’assicurazione coprì tutti i costi, il tumore ai linfonodi l’ho preso in tempo e ora sono guarito. Ringrazio vivamente la sanità spagnola, privata in questo caso. Pago appena 45 euro al mese e ho a disposizione i migliori medici della zona, trattamenti e analisi senza aggiungere un centesimo. Anche l’Italia dovrebbe adottare un sistema simile…se fossi rimasto in Italia onestamente non so cosa sarebbe successo.
Pubblicate per favore questa mia testimonianza, grazie. Fabrizio”
