La retribuzione (soprattutto quando c’è stato il boom di Dubai) prevedeva vari fattori: stipendio base, rimborso spese od indennità per macchina e casa, copertura medica (il sistema a Dubai è strutturato sulla falsa riga di quello americano), un’educazione scolastica garantita per i figli dei lavoratori, più altre facilitazioni per la famiglia e per il ricongiungimento familiare e biglietti aerei destinati alle visite nel proprio paese d’origine (generalmente uno al mese; anche più per gli executive manager). Ad oggi invece i datori di lavoro tendono a pagare uno stipendio più alto, magari con bonus, ma limitando i benefit.
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Dubai e gli Emirati Arabi sono un paese islamico quindi i giorni di chiusura sono tendenzialmente diversi. La settimana lavorativa tende a variare fra le 40 e le 48 ore; gli orari di lavoro prevedono generalmente l’inizio alle 8.30 o 9.00 del mattino e la chiusura alle 17.30 o 18.00 della sera; non vi sono differenze fra gli orari di lavoro estivi ed invernali. Nel mese del Ramadan l’orario lavorativo giornaliero viene ridotto a sei ore o comunque modificato in vario modo: soprattutto nelle attività commerciali o peggio ancora in quelle di ristorazione (chiuse per legge) possono essere applicati orari di apertura (e quindi di lavoro diversi), magari con una chiusura durante il giorno, e l’apertura dal tardo pomeriggio fino a sera tardi. Anche se questa modifica dovrebbe essere apportata all’intero staff di dipendenti, ultimamente molte società prevedono questo cambio d’orario solamente per il personale musulmano; questo anche per una sempre più occidentalizzazione di Dubai. In ambito ristorazione, alcuni locali (soprattutto in centri commerciali ed hotel) restano aperti per i non musulmani in visita nel Paese.
Secondo la religione Islamica il giorno di riposo è il venerdì; inizialmente il secondo giorno di riposo era il giovedì (il giovedì sera continua a rimanere la serata in cui i giovani escono più facilmente), ma ciò creava problemi di comunicazione con l’occidente, perchè per 4 giorni (weekend occidentale sabato e domenica + weekend islamico giovedì e venerdì) le aziende rischiavano di non avere contatti internazionali. Pertanto sempre più aziende prevedono come secondo giorno di riposo previsto il sabato. Negli uffici pubblici, invece, spesso il secondo giorno di chiusura è il giovedì.
L’indennità di disoccupazione è dovuta solo ai cittadini degli Emirati Arabi Uniti; se avete intenzione di lavorare a Dubai o di spostarvi lì per cercare un lavoro, dovrete sostenervi da soli nei periodi di disoccupazione o inoccupazione.
A Dubai non sono previste tasse. Redditi personali, comprese tutte le forme di retribuzione e le plusvalenze di qualsiasi provenienza, non sono soggetti a tassazione negli Emirati Arabi Uniti. Stessa cosa dicasi anche per le tasse su aziende e ditte, per chi volesse prendere in considerazione i avviare un’attività a Dubai o lavorare come libero professionista.
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