Candy Crush e Riccardo Zacconi sono legati dallo stesso destino. Si perché è stato lui ad idearlo, ora lui è un milionario.
Riccardo Zacconi, 46 anni, romano, incassa 3,5 milioni di euro al giorno con il videogame Candy Crush. Storia di un italiano che ha rinunciato al posto fisso nello studio dentistico di papà per cercare fortuna all’estero.
Riccardo Zacconi, 46 anni, romano residente a Londra, è il “papà” di Candy Crush, videogame che spopola su social network, batte come numero di utenti fenomeni come Spotify e Pinterest, ha battuto il rivale californiano Zynga. Ma come ha fatto un italiano emigrato a Londra a costruire la sua favola?
Candy Crush ? Idea nata dando un calcio alla fortuna
Si perché Riccardo aveva già il posto fisso nello studio dentistico del padre a Roma. Ma si sentiva stretto, non voleva vivere una vita già programmata e piatta così una volta laureatosi in Economia decise di emigrare prima in Germania, lavorando per una società di consulenza, ma era ancora in cerca della grande occasione. La fortuna arrivò quando conobbe uno svedese di nome Knutsson ed insieme fondarono il portale di servizi Spray che in un solo anno passò da 80 a 300 dipendenti, ma quando scoppiò la “bolla” di internet si ritrovarono in difficoltà economiche ma riuscirono a vendere la società ad un compratore che pagò non in soldi liquidi ma in azioni di altre società (764 milioni di dollari di azioni comunque). Denaro però virtuale che si dimezzò nel giro di un anno. A questo punto però Riccardo non si perse d’animo, non volle tornare a Roma, ed emigrò ancora. Questa volta andò a Londra dove aprì un sito di incontri che gli fruttò vendendolo ben 150 milioni di dollari, ma non si accontentò , e si buttò sul mondo dei videogiochi appena emergente. E da lì nacque Candy Crush… che ora è circa l’80% del suo intero fatturato.
Come ha fatto Riccardo Zacconi ad ottenere tutto questo ? Be’, sicuramente ha cominciato quando il business su internet era una cosa per pochi, ma pochi veramente, e poi sicuramente una gran voglia di sfondare. Riccardo voleva raggiungere i suoi obiettivi e ce l’ha fatta. Nulla è impossibile, bisogna solo volerlo, fortemente.