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Che cosa fare per estendere l’Esta negli Usa

Mentre si è in trasferta negli Stati Uniti, per ragioni di lavoro o semplicemente per godersi una vacanza, ci potrebbe essere la necessità di estendere l’Esta: potrebbe accadere, per esempio, che si sia costretti a rimanere per più tempo nel Paese per concludere un affare, oppure che si sia così ammaliati dal territorio da voler prolungare ancora di più il proprio viaggio. Estendere l’Esta, tuttavia, non è possibile.

 

Il prolungamento dell’Esta

L’autorizzazione elettronica al viaggio negli Usa permette di rimanere sul suolo statunitense non più di 90 giorni: ciò vuol dire che non è prevista la possibilità di estendere ESTA negli Stati Uniti oltre i tre mesi già stabiliti. Anche se non si può estendere, però, l’autorizzazione può comunque essere rinnovata. L’Esta – vale la pena di metterlo in evidenza – non è un visto, ma solo una normale autorizzazione al viaggio. In quanto tale, essa consente di effettuare più di un viaggio nel corso dei 2 anni coperti, sempre che non si superino i 90 giorni. In qualsiasi caso, è indispensabile possedere tanto il biglietto di andata quanto quello di ritorno, a prescindere dal fatto che si viaggi in aereo o in nave.

 

Come bisogna rinnovare l’Esta

Il rinnovo dell’Esta è indispensabile non solo nel momento in cui l’autorizzazione scade, ma anche quando sono cambiate le informazioni che sono state inserite nel modulo per la richiesta. Grazie a una verifica di validità Esta, si ha la possibilità di recuperare l’autorizzazione o di modificarla, ma anche di verificare la validità e lo status del documento. In effetti, un controllo dello status Esta è sempre raccomandato prima di procedere con la richiesta di un rinnovo.

 

Come evitare brutti inconvenienti prima di partire per gli Usa

Per non correre rischi, è opportuno accertarsi non solo della data di scadenza Esta, ma anche dei requisiti di idoneità che occorre rispettare per ottenere l’autorizzazione. La richiesta prevede di inserire i propri dati personali, a cominciare dal nome e dal cognome, che devono essere riportati nello stesso modo in cui sono indicati sul passaporto. Per esempio, se su questo documento sono presenti sia il primo che il secondo nome del titolare, entrambi vanno specificati digitando i propri dettagli personali. Occorre, inoltre, inserire il genere di appartenenza, la data di nascita, la città di nascita, la nazionalità e un indirizzo di posta elettronica. Quest’ultimo è molto importante poiché l’esito della richiesta – sia esso positivo o negativo – verrà comunicato proprio via mail.

 

I requisiti da rispettare

La cittadinanza italiana è il primo requisito da rispettare per rientrare nel Visa Waiver Program e, quindi, avere la possibilità di richiedere l’Esta. Come noto, è fondamentale che il viaggio negli Stati Uniti abbia una durata massima di 90 giorni di seguito. Il periodo di validità di Esta è pari a 2 anni. I turisti che si avvalgono in maniera troppo frequente di tale autorizzazione di viaggio, in ogni caso, rischiano di venire ritenuti sospetti dalle autorità. Fermo restando che il Sistema Elettronico per l’Autorizzazione di Viaggio può riguardare unicamente ragioni di lavoro o tempo libero. Se, per esempio, si ha in mente di recarsi negli Usa per motivi di studio, l’Esta non va bene, e ci vuole un permesso differente.

 

Quanto tempo ci vuole per ottenere l’Esta

In sintesi, l’Esta non può essere esteso per rimanere in America: scaduti i 90 giorni di tempo, si deve per forza ritornare a casa. Al massimo si può richiedere un nuovo Esta quando quello vecchio scade. Va ricordato che la procedura di accettazione non è immediata, in quanto la domanda deve essere presa in esame e analizzata: in linea di massima possono volerci anche due o tre giorni prima di ricevere una risposta, positiva o negativa che sia. In caso di diniego, è bene

capire per quale motivo esso sia giunto, ma si può comunque rimediare richiedendo un visto turistico B2. Come si può intuire, comunque, l’Esta dovrebbe essere richiesto un bel po’ di tempo prima di partire, così da avere la possibilità di organizzarsi in modo alternativo in caso di rifiuto dell’autorizzazione.

Redazione

Sono il fondatore del sito web e da sempre sono interessato agli italiani che emigrano all'estero per cercare fortuna. Così, nel 2016, ho avviato questo portale per permettere a tutti di raccontare le loro esperienze e fornire informazioni a chi vuole emigrare.

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