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Antonio, infermiere italiano di 26 anni assunto in Irlanda. Ecco come fare

Ringrazio la community Facebook Italiani nel mondo e italianiemigrati.com per avermi dato la possibilità di raccontare la mia esperienza in Irlanda.
Mi presento, mi chiamo Antonio, ho 26 anni e sono un infermiere, da Gennaio vivo e lavoro a Dublino, capitale della Repubblica d’Irlanda, non lavoro ancora come infermiere, ma ho iniziato come Health Care Assistant (l’equivalente del nostro Oss), per migliorare la lingua inglese e imparare tutta la terminologia che si usa in queste strutture. A breve dovrei iniziare come infermiere, presso la Nursing Home dove tutt’ora lavoro.

TROVARE LAVORO A DUBLINO A 38 ANNI

Una delle tante motivazioni che mi hanno spinto a trasferirmi è stata quella di cercare una stabilità, sia economica che lavorativa, cosa che in Italia purtroppo non ho trovato. La formazione universitaria è una delle migliori al mondo, per questo provo un pò di rabbia, per chi come me, ha dovuto lasciare il Bel Paese, per essere riconosciuto professionalmente come tale. Per lavorare in Irlanda come infermiere è necessario un documento da parte del Ministero della Salute che attesta la conformità europea del titolo universitario italiano.

Una delle tante motivazioni che mi hanno spinto a trasferirmi è stata quella di cercare una stabilità, sia economica che lavorativa, cosa che in Italia purtroppo non ho trovato. La formazione universitaria è una delle migliori al mondo, per questo provo un pò di rabbia, per chi come me, ha dovuto lasciare il Bel Paese, per essere riconosciuto professionalmente come tale. Per lavorare in Irlanda come infermiere è necessario un documento da parte del Ministero della Salute che attesta la conformità europea del titolo universitario italiano.

Documenti necessari per essere assunto come infermiere

Questo è un’altra serie di documenti quali: Casellario giudiziale, carichi pendenti, attestato iscrizione IPASVI e Good standing, devono essere tradotti e inviati all’albo Irlandese NMBI allegano anche fotocopia autentificata del passaporto e foto. Inoltre dal 2 aprile sarà necessario avere una certificazione IELTS, test apposito e propedeutico per completare l’iscrizione all’albo irlandese.

Una volta che la procedura si è conclusa con l’assegnazione del PIN (durata che va dai 3 ai 6 mesi) è possibile iniziare a lavorare, previo presentazione di un altro documento: La Garda Vetting equivalente del nostro casellario giudiziale e carichi pendenti, obbligatorio per lavorare con categorie a rischio quali minori, anziani o persone invalide.
Questo documento il più delle volte e richiesto dalla struttura stessa, all’applicante arriverà una mail dalla Garda (organo predisposto alla pubblica sicurezza) da compilare e rinviare.
L’applicazione può essere tracciate tramite il sito allegato alla mail ed una volta avuto riscontro positivo è possibile cominciare a lavorare. (durata 2-3 settimane).
L’ occupazione per il mio settore c’è ed essendo una città estremamente meritocratica è possibile fare carriera, sia in ambito clinico che in ambito manageriale.

Una volta avuto il contratto di lavoro è possibile accedere alla burocrazia irlandese, ovvero:

• PPS Number ovvero Personal Public Service number composto da 7 numeri e 1 o 2 lettere questo è un documento indispensabile per chi vuole lavorare in Irlanda.
• Conto corrente Irlandese obbligatorio per il pagamento dello stipendio.
• Revenue o ufficio delle tasse, serve per registrare la propria posizione fiscale, questa procedura si compone in 2 parti: Registrazione e Richiesta Pin (dal momento della registrazione all’arrivo del Pin passano massimo 5 gg lavorativi), una volta avuto il Pin la prima cosa che vi verrà chiesto sarà di impostare un pin personale. La registrazione alla Revenue è importante perché nel caso in cui non si è iscritto in busta paga sarà presente la voce EMERGENCY TAX, ovviamente prima si completa la procedura, meno saranno le tasse pagate in “più”. Le tasse pagate in più verranno restituite nella prima busta paga utile e la voce Tax sarà NORMALE. La procedura da qualche mese è completamente online, senza andare all’ufficio, se non per altre motivazioni.
Per raggiungere la struttura dove lavoro ci impiego un’ora con i mezzi, mi basta un solo Bus che prendo vicino casa e mi lascia ai piedi della collina che ospita la struttura.

La vita di un infermiere italiano in Irlanda

La mia giornata lavorativa dura 12h di cui un’ora per il break divisa in: 2 pause di 15 minuti mattina e sera ed una di 30 minuti per il pranzo. La Nursing Home dove lavoro ci mette a disposizione caffè, latte, toast, biscotti e marmellate varie.
La mattina si comincia alle 8.00 si inizia col dare la colazione ai residenti ed aiutare quelli che non sono autonomi, dopo colazione si passa alle cure igieniche e alla vestizione, si portano tutte insieme nella Day Room, utile per socializzare e nella quale viene servito il Thè e dove si svolgono molte attività per allietare la giornata dei residenti.

Alle 12 e alle 17 vengono servite rispettivamente pranzo e cena e dopo si accompagnano i residenti nelle loro stanze per il riposo della notte. Gran parte dei residenti è affetto da demenza, quindi capita che a volte ripetano

più volte la stessa cosa o che si dimenticano dove si trovano. Stare con questi pazienti è molto importante, perché oltre ad insegnarti la lingua, ti insegna anche tanto dal punto di vista umano.
Una bella esperienza, in attesa della promozione.

In tutto il mese lavoro circa 14 giorni ed il resto del tempo lo passo con la mia compagna, con gli amici ed il mio cane. Mi piace girare alla scoperta di questa città perché c’è sempre qualcosa di nuovo ed interessante da vedere.
Oltre ad essere un appassionato di calcio, da qualche giorno ho lanciato un mio piccolo blog sul quale scrivo e scriverò, la mia esperienza qui a Dublino.

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Redazione

Sono il fondatore del sito web e da sempre sono interessato agli italiani che emigrano all'estero per cercare fortuna. Così, nel 2016, ho avviato questo portale per permettere a tutti di raccontare le loro esperienze e fornire informazioni a chi vuole emigrare.

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