Obiettivo estero? I profili e le competenze più ricercate
Globalizzazione, mercati internazionali e apertura di nuovi mercati. Tendenze già in atto all’interno delle aziende italiane dove la mobilità internazionale è consolidata realtà. Lo dimostra la nuova edizione del Rapporto Expatriate1 pubblicato da OD&M Consulting, società di consulenza di Gi Group specializzata nella gestione e valorizzazione delle Risorse Umane, che analizza le tendenze e i mutamenti di questo fenomeno.
Prendendo in esame le ragioni che spingono un’azienda a spostare alcuni dipendenti in una sede estera, queste sono principalmente riconducibili alla necessità di esportare quelle competenze chiave di cui vi è carenza nel Paese di destinazione (75%), alla volontà di sviluppare le competenze dell’espatriato in un’ottica di crescita professionale e manageriale (72%) e, infine, alla necessità di diffusione della cultura aziendale (35%).
Il profilo dei dipendenti da mandare all’estero è naturalmente legato a queste finalità. In particolare sono top manager, specialisti e tecnici. Dall’analisi dei dati raccolti da OD&M è emerso inoltre che le competenze tecniche e manageriali sono il principale criterio di selezione utilizzato dalle aziende per valutare i profili più idonei alla mobilità internazionale.
Per quanto riguarda invece le funzioni aziendali, il maggior tasso di mobilità si riscontra nelle aree Commerciale (61%) e Operations (55%), purtroppo conseguenza della tendenza delle imprese locali a delocalizzare la produzione in aree dove il costo del lavoro è più basso. Seguono le aree Direzione Generale, Amministrazione, Finanza & Controllo.
Nella maggior parte dei casi, la durata dell’espatrio è compresa tra 1 e 4 anni, mentre le destinazioni più ricorrenti sono i Paesi dell’Europa Occidentale, Cina, Stati Uniti e Canada.
Ma non sono solo le aziende italiane a cercare profili internazionali. Sul portale di Eures, il sito della mobilità professionale dell’Unione europea che raccoglie le offerte di lavoro delle aziende del Vecchio Continente, sono migliaia le offerte di lavoro che le imprese europee mettono in campo per i prossimi mesi. Tra le inserzioni più recenti, numerose sono anche quelle per candidati che, in specifico conoscano la lingua italiana.