Non ci si crede, diversi anni fa a scuola quando ci parlavano delle dittature del ‘900 tutti pensavamo che fossero situazioni ornai relegate al passato, che non ci avrebbero mai più colpito. Invece quanto successo a Praga deve metterci in allarme, i mass media fanno passare questa cosa in sordina ma è di una gravità unica.
Giovedì scorso il governo ha espresso al parlamento la volontà di prolungare lo stato d’emergenza nel Paese per altri 30 giorni. Il Parlamento ha votato e ha bocciato la richiesta, di fatto facendo scadere lo stato d’allarme il 14 febbraio. Cosa è successo però ieri sera? Il governo ha deciso di fare tutto da solo ed ha prolungato lo stato d’emergenza per altri 14 giorni.
In termini pratici questo cosa vuol dire? Significa he la democrazia è stata accantonata, la Repubblica Ceca, così come l’Italia sono repubbliche parlamentari, ovvero nazioni dove il parlamento è sovrano e rappresenta i cittadini. Il governo, in sostanza, ha bypassato il parlamento (dunque i rappresentati del popolo) e di conseguenza la democrazia. Qualcuno potrebbe dire che in Italia succede la stessa cosa da ormai un anno tramite i DPCM, ma non è così. Anche se anche noi soffriamo di emergenze democratiche non indifferenti il governo italiano ha sempre un parlamento che lo sostiene, a torto o a ragione. In questo caso, invece, il parlamento a Praga è contro il governo e al governo non interessa nulla. E’ un pericoloso precedente che dovrebbe essere maggiormente attenzionato da tutti.