Dal primo gennaio, primo giorno ufficiale fuori dall’Europa, nel Regno Unito scattano le nuove misure sull’immigrazione. Per tutti i non inglesi, quindi anche per gli italiani, per poter lavorare sul territorio bisognerà ottenere un lavoro da almeno 25,600 sterline al mese e avere un buon inglese.
Le domande per il Visto verranno fatte online e bisognerà dimostrare la propria identità con tutti i documenti richiesti. La quota per ottenere il visto partità dalle 600 alle 1400 sterline, con un supplemento da pagare per la sanità di ulteriori 624 sterline. Inoltre bisognerà anche dimostrare di avere risparmi. Il visto dura 5 anni ed è rinnovabile.
Il livello d’inglese minimo richiesto è il B1, inoltre bisogna avere uno dei seguenti titoli di studio: il SELT, il GCSE (livello A) o una qualifica accademica insegnata in inglese.
Poi ci saranno visti speciali per chi lavora nella sanità o per persone con abilità particolari. Per chi già vive nel Regno Unito non deve chiedere un visto ma fare il settled status.
Il governo conservatore di Boris Johnson ha ribadito in queste ore che il sistema sarà «semplice e flessibile», ma comunque si tratta di uno dei riflessi della stretta sull’immigrazione fatta approvare nei mesi scorsi dallo stesso esecutivo in vista del dopo Brexit: con la prevista fine della libertà di movimento attraverso i confini europei e l’equiparazione delle regole d’ingresso fra lavoratori del Vecchio Continente ed extracomunitari.