Lo Stato Islamico, comunemente chiamato ISIS, è tornato a farsi sentire. In Arabia Saudita, l’11 novembre scorso, a Gedda alcuni diplomatici stranieri stavano partecipando a una cerimonia nel cimitero dei non musulmani e sono stati attaccati con una granata.
Il giorno seguente l’attentato è stato rivendicato dall’ISIS, tra i feriti c’è il console italiano Stefano Stucci che secondo i giornali italiani viene definito “illeso”. Anche la Farnesina si è affrettata a scrivere che l’uomo sta bene. Secondo il qutidiano “Il Foglio” però non è così: il console avrebbe riportato due ferite alla gamba a causa delle schegge della granata costringendo i medici a mettergli 9 punti di sutura. Le persone rimaste colpite in totale sono circa 10. L’evento è stato organizzato dal console francese e quindi era stato giudicato come “ad alto rischio”.
Secondo il giornalista del Foglio le ragioni per le quali si sarebbe sminuita la vicenda sono due: o Stucci non ha voluto dare risalto alla vicenda o il Ministero degli Esteri manca di trasparenza. Inoltre non si vorrebbe fare un torto all’Arabia Saudita che da anni investe molto per dare un’immagine diversa al Paese. Un po’ come ciò che è successo in Egitto con il caso Regeni o in Libia con i pescatori italiani ancora in ostaggio del governo.