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Il cuoco emigrato a Londra: “Mi pagano il doppio e vince la meritocrazia”

Il cuoco emigrato a Londra: “Mi pagano il doppio e vince la meritocrazia”

Enrico Carloni ha deciso di lasciare l’Italia dopo aver capito che non aveva nessuna chance di crescere professionalmente. Prima di partire per Londra aveva un lavoro a Milano ma la paga, le condizioni di lavoro e le mancanze di prospettive gli hanno fatto scattare la molla di provare per l’estero.

Non ha mai lavorato in realtà di provincia, anzi. Ha studiato all’alberghiero e poi ha iniziato a fare gavetta in pasticceria, riuscendo a lavorare in diversi ristoranti stellati. In Italia, però, ti devi sempre accontentare, accettare di fare tante ore e anche straordinari non pagati. Non c’è neppure meritocrazia, anche se sei bravo ti tengono lì e se vuoi fare carriera devi aspettare il tuo momento anche non arriverà mai – racconta Enrico.

 

La partenza per Londra e la nuova carriera

 

Così ha deciso di partire per Londra, inizialmente si apsettava che fosse stata durama in realtà si è trovato bene da subito perché ha trovato subito un buon lavoro. In una settimana gli hanno offerto 4 lavori e alla fine ha accettato l’offerta migliore.

Ora ha 29 anni, è già manager della pasticceria del Sushisamba, un ristorante che propone un mix di cucine e che si trova al 38esimo piano della Heron Tower. E’ un lavoro che neanche esiste in Italia, oltre alla cucina devi occuparti anche del food cost, delle carte dei dolci e d itutte le sedi e il personale.

“In effetti anche qui faccio extra non pagati, ma perché sono manager e ho uno stipendio che è quasi il doppio di quello che avevo in Italia. Ma i ragazzi che lavorano con me timbrano tutti il cartellino e a loro qualsiasi ora in più viene pagata e la paga è buona. Anche i ritmi di lavoro sono più rilassati e umani, qui finalmente riesco anche ad avere una vita” conclude Enrico.

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