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Incubo Tenerife, Valerio: ‘Sono scappato a gambe levate’

Mentre per qualcuno Tenerife o le Canarie continuano ad essere un sogno da vivere il prima possibile per qualcun altro sono addirittura diventate un incubo. Valerio, un ragazzo originario di Trieste, si era trasferito sull’isola da circa un anno ma poi ha deciso di tornare di corsa a casa.

 

 

“Buongiorno alla redazione di italianiemigrati

 

Ho letto sul vostro sito alcune disavventure di italiani a Tenerife, per questo motivo mi sono fatto coraggio a raccontare la mia. Forse per qualcuno potrò sembrare uno svogliato o un figlio di papà ma la verità è che Tenerife è solo un posto per pensionati e turisti. Sono partito per Tenerife a gennaio del 2018 per farmi un’esperienza di vita diversa, trovare un lavoro (ho 23 anni) e magari divertirmi più di quanto non facessi a casa mia, a Trieste.

Nel primo mese ho trovato un lavoro da cameriere, pranzo e cena, nessun giorno di stop per una paga da fame (1000 euro al mese). Dopo due mesi ho trovato un altro lavoro, cameriere in un pub: lavoravo tanto anche se solo la sera per appena 800 euro al mese. Quest’ultimo lavoro l’ho portato avanti fino al mese scorso quando ho deciso di tornare in Italia. Tenerife l’ho vissuta come un incubo, volevo divertirmi e lavorare insieme invece lavoravo solo e il mare non lo vedevo mai. Ho deciso di tornare a casa mia dove, anche se non c’è il clima di Tenerife, quanto meno gli stipendi (qui a Trieste) sono più alti e i giorni di riposo vengono rispettati.

Ciao e grazie

Valerio Vascotto”

 

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