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Cipro: pensione quasi senza tasse per chi ci si trasferisce

Ci sono pensionati italiani a Cipro, sono pochi ma risultano i più ricchi tra quelli fuggiti all’estero: hanno un assegno Inps che nel 2013 ha sfiorato in media i 6mila euro lordi al mese. Un posto splendido, dove d’inverno sulla costa le minime faticano a scendere sotto i 10 gradi, la sanità è di buon livello e le spiagge fanno il pieno di “bandiere blu”.

ANDARE IN PENSIONE A CIPRO

A chi si ritira dal lavoro riserva una bella sorpresa: una tassazione secca di appena il 5% sui redditi da pensione provenienti dall’estero e superiori a 3420 euro (sotto a tale soglia gli assegni previdenziali non vengono proprio tassati). A questi si aggiunge una sovrattassa – solo per il periodo 2014-2016 – che oscilla tra il 2,5% e il 3,5%, destinata a rafforzare le finanze pubbliche dell’isola dopo la quasi bancarotta dell’anno scorso e l’intervento della Troika.

Un pensionato italiano si troverebbe a pagare un’aliquota massima dell’8,5% (fino al 2016, poi non è chiaro se si tornerà al 5%), contro un’aliquota massima italiana del 43%, quella del corrispondente scaglione Irpef. Basta questo a spiegare il perché del trasferimento nell’Isola di Venere.

COSTO DELLA VITA A CIPRO :

Si potrebbe pensare che con tutte queste agevolazioni i prezzi dei beni di prima necessità siano più alti, invece non è così: Un bilocale sul mare o un trilocale al centro costa intorno ai 500 € mensili, i generi alimentari costano perlopiù come da noi e una cena completa al ristorante non supera i 30 € a persona.
CAUTELA :

Nel 2013 Cipro è stata attraversata da un crisi finanziaria bestiale, tutti i depositi bancari superiori ai 100.000 € negli istituti di credito sono stati tassati improvvisamente da una tassa del 37,5 % per ripianare le finanze statali. Quindi cautela : i vostri risparmi se superiori a 100.000 € li terrei in una banca di un altro paese.

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