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Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti: trasferirsi e vivere in un paradiso

Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti: trasferirsi e vivere in un paradiso

Gli Emirati Arabi Uniti si compongono, per l’appunto, di sette emirati, Abu Dhabi, Ajman, Dubai, Fujairah, Ras al – Khaimah, Sharjah e Umm al- Quwain, e tra le destinazioni più popolari troviamo Dubai e Abu Dhabi, conosciute in tutto il mondo per la loro architettura e soprattutto per gli aeroporti internazionali che ogni giorno ospitano turisti e viaggiatori di tutto il mondo. Abu Dhabi è la capitale degli EAU ed è una metropoli urbana che ha visto un’enorme crescita specialmente negli ultimi anni. La maggior parte degli espatriati ad Abu Dhabi sceglie di vivere nel centro della città o in alcune grandi aree residenziali costruite e pensate appositamente per gli expat. Dubai è invece la destinazione expat per eccellenza negli Emirati Arabi Uniti e, negli ultimi anni, grazie all’incremento del business petrolifero, Dubai si è trasformata in una metropoli cosmopolita e con la maggior parte della sua popolazione effettivamente straniera. Tante sono le cose si possono fare a Dubai e le opportunità disponibili sono moltissime, specialmente per chi è alla ricerca di un lavoro qualificato e ben pagato con cui sia possibile fare carriera velocemente.

VANTAGGI E SVANTAGGI DI ABU DHABI

Anche se molti stranieri decidono di vivere e trasferirsi negli Emirati Arabi Uniti specialmente per usufruire dei sistemi “tax-free” del paese, il costo della vita in queste grandissime metropoli è comunque molto alto e i beni di consumo che raggiungo i prezzi maggiori sono l’istruzione e l’alloggio, dopodiché, fatta eccezione per alcune piccole cose, il costo di generi alimentari, trasporti e naturalmente benzina è abbastanza ragionevole rispetto ad altre destinazioni nel mondo.

Nonostante gli Emirati Arabi Uniti siano abbastanza occidentalizzati, la popolazione locale è in prevalenza mussulmana conservatrice e questo significa che un occidentale potrebbe avere qualche problema ad adattarsi a una cultura tanto differente da quella europea o statunitense. Infatti, l’arabo è la lingua ufficiale e l’Islam è la religione ufficiale per cui è necessario che gli expat rispettino questa cultura a fondo se voglio integrarsi e farsi apprezzare dai locali. Un altro dato da non sottovalutare, se si ha intenzione di trasferirsi negli EAU, è il tempo meteorologico che, in alcuni casi, può superare persino i quaranta gradi centigradi.

BUROCRAZIA AD ABU DHABI

Ottenere un visto per gli EAU non è una procedura complicata ma è necessario richiedere o organizzare il vostro visto prima dell’arrivo così non avrete alcun tipo di problema. È altresì vero che, grazie a una convezione tra EAU e molti paesi dell’Unione Europea, tra cui anche l’Italia, non è necessario procurarsi un visto per entrare negli Emirati se si ha intenzione di recarcisi per poco tempo perché ve ne sarà dato uno all’arrivo in aeroporto della durata di 30 giorni e che potrà essere esteso per altri 30 giorni pagando un supplemento di 170 AED (Dirham degli Emirati Arabi Uniti), ossia circa 34 euro.

Per quello che riguarda altri tipi di visto, ossia permessi di lavoro o business Visa (visti per viaggi d’affari o per avviare imprese negli EAU), allora ogni Emirato Arabo ha le sue regole precise che non variano di troppo tra l’uno e l’altro, ma è comunque possibile riscontrare alcune piccole differenze. In linea generale, riportiamo le regole base valide per tutti gli Emirati Arabi Uniti ma è consigliato controllare la procedura effettiva per ogni stato degli EAU.

VISTO LAVORATIVO

Per ottenere un visto lavorativo per gli Emirati Arabi Uniti, è necessario, come nella maggior parte dei casi, trovare un’azienda locale che funga da sponsor e che quindi paghi per il vostro visto o faccia da tramite nella richiesta. È anche possibile essere sponsor di se stessi e quindi fondare una propria impresi negli EAU e ottenere quindi un visto per lavorare anche per lunghi periodi negli Emirati.

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