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Alessandro vive a Minorca: "Spiagge caraibiche, sicurezza e prezzi economici"

Alessandro vive a Minorca: “Spiagge caraibiche, sicurezza e prezzi economici”

Le Baleari sono delle stupende isole spagnole, tra le maggiori troviamo Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera. Ma poi ne esistono anche di minori, come Cabrera, Conejera, Dragonera , Es Vedrà, Espalmador, Espardell e Tagomago. Molti italiani vivono su quest’isole e od oggi Alessandro, uno di loro, ha voluto raccontare la sua Minorca.

 

Vivere a Minorca: intervista

 

1 Ciao Alessandro, grazie per aver accettato l’intervista, raccontaci un po di te e delle tue origini…

Sono di Verona, ho 53 anni e dopo una laurea in scienze politiche e un master in marketing turistico ho lavorato in azienda per 4 anni. Poi per amore dei viaggi e del valore simbolico degli oggetti, assieme ad un amico, ho aperto e gestito un negozio di gioielli etnici in centro città per circa 15 anni. Inizialmente mi occupavo di viaggiare per trovare i prodotti. Ma con lo sviluppo di internet e l’avvento dell’e-commerce mi sono dedicato all’area web. Da lì l’amore che mi ha portato a fare quello che faccio tutt’oggi.

Alessandro

2) Perché hai scelto proprio le Baleari?

Ho scelto Minorca, alle Baleari, per diverse ragioni. Una su tutte la sicurezza. Oltre ad essere un’isola magnifica è un’isola estremamente sicura. La delinquenza è di fatto nulla se escludiamo piccoli episodi molto rari. Qui lasciano ancora le macchine parcheggiate con le chiavi sopra e le porte di casa aperte. A questo aggiungete un mare e delle spiagge caraibiche, natura incontaminate ed quasi assenza di inquinamenti. Ecco, questi sono alcuni dei motivi che mi hanno portato a vivere qui a Minorca.

 

3) Di cosa ti occupi a Minorca?

Qualche anno fa ho creato il sito www.isoladiminorca.com che a tutt’oggi è diventata la guida online dell’isola più letta in Italia (con 300 mila visitatori unici l’anno). Vivo di quello e al contempo amministro un gruppo facebook che si chiama Scoprendo Minorca, l’isola in tasca. Ho diversi sponsor e dopo un periodo di formazione (un Master in Marketing digitale a Barcellona) ora gestisco la comunicazione digitale di un certo numero di piccole imprese minorchine.

4) Qual’è il costo della vita nella tua località ? Affitto, utenze, cibo, etc..

Vivere a Minorca costa mediamente un 20% in meno rispetto all’Italia. C’è da dire che ultimamente i prezzi stanno aumentando e c’è il grande problema di trovare una casa in affitto. Prima si trovavano appartamenti sui 350/450 euro al mese. Ora è più complicato. Si trovano ma la ricerca può durare settimane se non mesi. Ad ogni modo fare la spesa al supermercato costa meno, la benzina costa meno e così le assicurazioni (casa, salute, auto). Costa abbastanza la luce e i prodotti che arrivano dalla Spagna continentale. Ma è una cosa normale vivendo su un’isola.

5) Un pensionato che volesse emigrare alle Baleari farebbe la cosa giusta secondo te?

Io credo di sì, però mi sento di consigliare maggiormente Maiorca rispetto a Minorca. E’ più grande (circa 850 mila abitanti contro i 90.000 di Minorca) ha più servizi e collegamenti leggermente migliori rispetto all’Italia. Oltre ad un clima meno ventoso.

6) Quali sono per te le differenze principali, aspetti positivi e negativi, tra Italia e le Baleari?

Qui la vita scorre più lenta, tranquilla e silenziosa. C’è meno rumore, meno smog e meno aggressività tra le persone. Qui si vive in piccoli centri dove gli anziani vengono rispettati e le persone in difficoltà vengono aiutate. C’è solidarietà e partecipazione. Di negativo io vedo (ma è un a visione personalissima) la fissazione con il catalano (minorchino). Qui lo usano ovunque. Anche in contesti dove potrebbero tranquillamente usare il castigliano. Sostengono che è un modo per riaffermare la loro identità spesso bistrattata durante il periodi di dittatura franchista. Per molti invece è uno strumento che alcuni politici usano per fini “propagandistici”. Io qui sono ospite e rispetto le loro decisioni. Ma lo trovo uno strumento a volte discriminatorio per gli stranieri che vivono qui (e non solo).

 

Grazie Alessandro per averci dedicato il tuo tempo. A presto

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