Aprire attività: sono molti i territori oltreconfine che invitano in ogni modo gli imprenditori italiani ad investire da loro, ma non serve chissà quale invito per far fuggire le nostre aziende all’estero in luoghi dove gli affari appaiono più stimolanti e redditizi. Bastano semplicemente meno tasse ma soprattutto meno burocrazia.
6 Paesi dove aprire un’attività
- L’Inghilterra nonostante la Brexit continua ad attirare le imprese, anzi, quasi sicuramente una volta che l’operazione Brexit sarà conclusa le tasse in UK diminuiranno ancora. Attualmente le imprese pagano una tassa del 20% sugli utili fino a 300.000 sterline, mentre è appena del 22% per utili superiori. Quanto riguarda l’accesso al credito l’UK si posiziona al primo posto al mondo.
- L’Austria è uno dei Paesi maggiormente attrattivi per il business, la sua vicinanza con l’Italia e la tassazione al 25% fissa sugli utili è senz’altro un incentivo.
- Svizzera: il Paese elvetico è diviso in cantoni e ognuno ha una grande autonomia nel decidere le aliquota di tassazione. Grazie a ciò i cantoni si fanno concorrenza tra loro per attrarre gli investimenti, Berna è una città sicuramente all’avanguardia, specialmente per le attività manifatturiere.
- Albania: qui il costo del lavoro è tra i più bassi al mondo, forse il più basso nel continente europeo. Un operaio guadagna dai 170 ai 425 Euro al mese, mentre un ingegnere tra i 253 e i 639 Euro. In Albania esiste una Flat tax del 10%, quindi decisamente attraente per le imprese che vogliono delocalizzare.
- Macedonia: in questo Paese esistono delle zone franche dove le aziende possono costituirsi e addirittura non pagare tasse né iva per 10 anni.
- Marocco: Per le piccole imprese questo Paese non offre molto, in quanto i lavoratori locali sono poco specializzati. Mentre per le grandi imprese è un ottimo posto in quanto il Paese si è dotato di grandi infrastrutture che vende o affitta a prezzi veramente bassi.