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fuga all'estero

Come progettare la “fuga all’estero” al meglio per essere felici

La fuga all’estero è un pensiero ricorrente nella mente di moltissimi italiani, a causa della crisi dirompente degli ultimi anni e dalla mancanza di un futuro economico per il nostro Paese. Molti italiani hanno preso o stanno prendendo la decisione di fare le valige con un biglietto di sola andata per un Paese estero. Non posso dirvi se è la scelta giusta, ognuno di noi ha una storia diversa. Però quello che posso fare è darvi consigli su come affrontarla al meglio.

COME PROGETTARE LA FUGA ALL’ESTERO

Innanzitutto questa decisione non deve esser presa di fretta ma da compiere con piena consapevolezza di quello che si sta facendo. Bisogna frenare i sentimenti, quali ad esempio il distacco dalla propria terra, dalla famiglia, origini, costumi ed ideali culturali per sposarne altre. Tutto ciò deve esser fatto avendo piena fiducia della scelta fatta ed essere sicuri al 100% che andando fuori si avrà un futuro più ricco di aspettative.

  • Prima di tutto, dopo aver quindi preso consapevolezza della scelta fatta, bisogna realizzarla materialmente. È consigliabile affrontare il viaggio con un gruppetto di altre due-tre persone in modo tale da ammortare tutte le relative spese che si dovranno andare a sostenere,fra cui soprattutto l’affitto della casa,il pagamento delle bollette e l’acquisto dei generi di prima necessità.
  • Per prima cosa dobbiamo stabilire una meta e per farlo dobbiamo documentarci prima sul paese nel quale dovremo andare a vivere, bisogna sapere proprio tutto ma soprattutto se vi siano sbocchi lavorativi, altrimenti sarebbe tutto inutile.
  • Una volta scelta la nazione, non vi resta altro che trovare un’occupazione e per farlo possiamo utilizzare degli strumenti come i siti web delle agenzie per l’impiego estere, è preferibile stabilire a priori il tipo di mansione che si voglia andare a svolgere, in modo tale da incentrare la ricerca solo su un settore.

Se si riesce a trovare qualcosa di interessante e conveniente, non ci resta altro che accettare l’offerta ed organizzare il biglietto aereo di sola andata,in caso contrario bisogna insistere e continuare a cercare che prima o poi qualcosa di concreto arriverà.

Naturalmente i primi mesi fuori saranno difficili, non sono tutte rose e fiori ci tengo a precisarlo e spesso ci saranno momenti di sconforto e voglia di far rientro in patria ma, se si riesce a resistere, alla lunga si otterranno risultati gratificanti che nel nostro Paese non avremmo mai potuto pensare di poterli ottenere.

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