E’ ormai giunta al termine la bellissima mostra di Van Gogh tenutasi al National Gallery of Victoria di Melbourne dal titolo “VAN GOGH AND THE SEASONS”.
Uno dei pittori piu’ conosciuti al mondo che, pur avendo incominciato a dipingere in tarda eta’ per quell’poca, a ventisette anni, nella sua breve vita mori’ all’eta’ di trentasette anni, dipinse quasi novecento quadri tra nature morte e autoritratti.
Significativo il numero importante di autoritratti che dipinse come a voler lasciare un segno della sua immagine sapendo dentro di se che la morte lo avrebbe raggiunto in eta’ molto giovane, mori’ per una ferita da arma da fuoco si pensa autoinflitta.
L’ossessione della fede in Dio in eta’ giovanile lo porto’ ad una totale ammirazione meditativa verso la natura, che lui percepiva come senso della vita. Le stagioni, frequentemente dipinte dal giovane Van Gogh, ci hanno fatto comprendere che l’artista interpretava le stagioni come il ciclo della vita, primavera (nascita), estate (gioventu’), autunno (vecchiaia) e inverno (morte).
Fantastico e tumultuoso anche il periodo passato con Paul Gauguin pittore e uomo dal forte carattere che pero’, a mio avviso, fu contagiato dalla pittura e dai colori forti e accesi di Vincent Van Gogh.
Vinsent visse una vita molto travagliata e sofferta, negli ultimi anni questa sofferenza si e’ inevitabilmente riflettuta sui suoi dipinti che alternano colori accesi ed intensi a colori cupi e spenti quasi come se sulle tele Vincent dipingesse i suoi stati d’animo, stati d’animo quasi mai bilanciati, attraversati da momenti di eccitazione a periodi depressione a dimostrazione della sua continua inquietudine.
Altra particolarita’ del’ artista e’ la percezione di chi osserva il dipinto, al contrario degli altri pittori dove per notare e comprendere meglio l’insieme ed il dettaglio dell’opera bisogna avvicinarsi ad essa, Vang Gogh con le sue opere obblia lo spettatore che vuole comprendere l’essenza dei suoi dipinti, ad allontanarsi da esse.
Questo e’ incredibile, se si pensa che questo strano effetto dei quadri di Vang Gogh rifletta esattamente il carattere schivo, solitario e rude imponendo a chi guarda un distacco dall’opera, cioe’ da lui e per assurdo questo tentativo di allontanare le persone durante tutta la sua breve esistenza, al contrario, lo incornicia come uno degli artisti piu’ conosciuti e amati al mondo.