Età pensionabile: l’Italia è seconda solo alla Grecia in Europa, ma se messa in confronto con il resto del mondo rimane in vetta alla classifica. In Grecia, secondo lo studio pubblicato dalla Uil, sono attualmente in vigore numerose deroghe che consentono di ritirarsi con notevole anticipo (anche a 55 anni per gli uomini e 50 per le donne).
L’età più bassa è in Svezia, dove il lavoratore può decidere di accedere alla pensione compiuti i 61 anni d’età.
Se paragoniamo il requisito anagrafico del nostro Paese alla media dei paesi UE (al momento è ancora compreso il Regno Unito), si evince che per gli uomini italiani sono richiesti circa 3 anni in più.
Età pensionabile per le donne
Le donne italiane che lavorano nel settore pubblico devono attendere 3 anni e 3 mesi in più delle colleghe europee, mentre per le lavoratrici del settore privato la pensione di vecchiaia matura 2 anni e 3 mesi dopo rispetto alla media UE.
Oltre alla Grecia, per le donne che operano nel settore privato, solo l’Irlanda ha un’età di pensionamento leggermente superiore a quella dell’Italia: 66 anni rispetto ai 65,7 anni.
Età pensionabile nel mondo
Il confronto con i Paesi OCSE è sostanzialmente simile a quanto emerso dal contesto europeo. In media, gli uomini dei paesi OCSE raggiungono la pensione di vecchiaia compiuti i 64,7 anni d’età, che diventano 63,5 per le donne.
Guardando alla situazione delle maggiori economie mondiali, l’età di pensionamento è inferiore ai casi esaminati in precedenza, sia per gli uomini, che per le donne. In media, la pensione di vecchiaia per gli uomini si raggiunge ai 61,1 anni d’età, mentre per le donne a 58,3 anni.
L’Italia anche in questo caso (confronto mondiale) rimane in vetta alla classifica come Paese dove si va in pensione più tardi….. che fine faremo ?