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Trasferirsi all'estero: come ridurre i rischi di un trasferimento

Trasferirsi all’estero: come ridurre i rischi di un trasferimento

Quanti di noi hanno pensato almeno una volta nella vita di Trasferirsi all’estero? E quanti hanno detto “basta lascio tutto e vado a vivere su un’isola deserta!“?

Ma poi si sa, o per paura dei rischi o per paura di non trovarsi bene, si rimane a casa e non si emigra all’estero. Forse  di fronte ad una scelta del genere ci si nasconde dietro alle tue paure e alle insicurezze, cercandosi di convincere che si sta bene dove si sta, “in fondo qui sto bene, di cosa mi lamento? C’è chi sta peggio.”

Le paure principali da affrontare sono due.

  1. Ci si guarda dentro e ci si vede incompleti. Il tempo scorre e le cose che non abbiamo fatto sono tante. Questo genera panico: il panico che la vita ti sta sfuggendo di mano, ogni momento hai sempre meno vita e non hai ancora vissuto.
  2. La paura di vivere è il secondo scoglio da affrontare e secondo me, il più complicato poichè la paura ci blocca.  Un consiglio? Arrenditi alla vita e vinci le tue paure!

trasferirsi

LA DESTINAZIONE

La prima domanda che generalmente uno si pone è : Dove andare?

Sarebbe preferibile scegliere un Paese dove il costo della vita è molto più basso che in Italia ed in continuo sviluppo turistico con una situazione politica e una sicurezza sociale stabile.
Guardate attentamente i Paradisi Fiscali, chiamati anche off-shore, sono posti sicuri e ricchi di numerose opportunità, soprattutto per chi è desideroso nel fare impresa.
Sia nella fase di studio del posto, sia in quella del vero e proprio trasferimento in loco, potete provare a rivolgervi eventualmente agli uffici commerciali delle ambasciate o dei consolati, e, dove esistono, delle Camere di commercio bilaterali.
Iscrivetevi anche ai vari gruppi Facebook degli italiani residenti all’estero, troverete sicuramente ottimi consigli e suggerimenti da parte di persone  che formalmente svolgono attività dichiarate e pertinenti ai vostri interessi oppure che sono formalmente residenti in quel paese ed abbiano maturato un esperienza abbastanza consolidata e provata (le comunità di italiani all’estero potrebbero facilitare i contatti).

SOPRALLUOGO :

Chiaramente fate un viaggio nel posto in cui avete scelto di andare a vivere! Informatevi su quali tipi studi legali possano fare al caso vostro, tutelando i vostri interessi…e mi raccomando, attenti alle truffe!

RESIDENZA E CITTADINANZA

L’Italia fa parte della comunità europea e grazie all’accordo del trattato di Schengen, è possibile girare girare liberamente in quasi tutti gli Stati Europei ma non è “possibile” soggiornare in uno Stato membro per più di 3 mesi l’anno; in questo tempo però è possibile che voi abbiate potuto trovare un lavoro e una sistemazione e così potrete finalmente richiedere la residenza.

Se invece volete uscire dalla comunità europea dovete verificare, a seconda dello Stato, le leggi sull’immigrazione.

In ogni caso è raccomandabile stipulare l’assicurazione sanitaria per essere di sicuri di essere assistiti in caso di malattia o incidente.

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