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Tutte le mete all’estero dove vivere bene con una piccola pensione

Le mete più gettonate tra i pensionati italiani e stranieri che vogliono godersi il frutto di anni di lavoro vivendo più dignitosamente di quanto non potrebbero fare in Italia: Costa Rica, Malesia, Spagna e Messico. E ancora, Malta, Thailandia ed Uruguay.

Attirati da spiagge caraibiche e climi più miti, ma non solo. Chi sceglie di espatriare lo fa spesso per godersi al meglio una pensione che in Italia consentirebbe in un tenore di vita assai più modesto di quanto non sia possibile all’estero.

Tra le mete più gettonate spopolano le nazioni del Sud America, con ben 6 Paesi nella classifica dei dieci che accolgono più espatriati: Ecuador, Colombia e Uruguay, mentre in Centro America entrano in classifica Panama (al primo posto), Costa Rica e Messico.

A Panama, per esempio, i pensionati di tutto il mondo arrivano attirati dal basso costo della vita, la vicinanza  – in termini geografici ma anche politici – con gli Stati Uniti e le grandi possibilità di svago. La Costa Rica, invece, è meta d’elezione di moltissimi pensionati da ormai trent’anni: tra i motivi della scelta i più importanti sono il clima mite, la stabilità politica e un tasso di criminalità inferiore a quello degli altri Paesi dell’area.

Molti altri scelgono invece il Sud-Est asiatico, dove sono Malesia e Thailandia le mete regine: in entrambi i Paesi la conoscenza dell’inglese è ragionevolmente diffusa e in Malesia c’è anche un buon sistema sanitario con punte di eccellenza come nella capitale Kuala Lumpur.

In Europa al primo posto c’è la Spagna, dove convergono pensionati in cerca di un costo della vita inferiore al resto del Vecchio continente, ma anche di una destinazione ben collegata ai propri Paesi di provenienza

I dati, ripresi dall’Huffington Post, provengono dalla classifica della rivista International Living, che ha compilato una lista dei posti migliori dove ritirarsi una volta andati in pensione. In classifica c’è anche l’Italia, al quattordicesimo posto, che occupa la seconda posizione nella classifica dei divertimenti, dietro alla sola Francia.

La lista di International Living, infatti, è compilata sulla base di diversi parametri, come il costo della vita, il servizio sanitario, l’imposizione fiscale e le occasioni di svago.

Secondo i dati Istat sono ben 483mila le pensioni corrisposte all’estero, destinate a persone che hanno scelto di trascorrere gli anni successivi al ritiro dal lavoro in un Paese straniero. Una volta iscritti all’Albo degli Italiani Residenti all’Estero (Aire), è necessario comunicare all’Inps il cambio di residenza e avviare le pratiche per il riconoscimento dell’assistenza sanitaria, che variano da Paese a Paese.

Con la certezza che, scegliendo oculatamente la propria destinazione, anche con una pensione modesta sarà possibile assicurarsi un tenore di vita più alto di quello a cui non si potrebbe ambire restando in Italia.

 

 

 

 

 

 

 

 

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